Libri, Nicoletta Bortolotti presenta ad Aosta “Un giorno e una donna”

Il 12 maggio alle 18, alla libreria Briviodue, lo scrittore valdostano Federico Zoja Gregotti dialogherà con l'autrice del libro "Un giorno e una donna. Vita e passioni di Christine de Pizan, la prima scrittrice europea" Nicoletta Bortolotti.
Nicoletta Bortolotti

Il 12 maggio alle 18, alla libreria Briviodue lo scrittore e insegnante valdostano Federico Zoja Gregotti dialogherà con l’autrice del libro “Un giorno e una donna. Vita e passioni di Christine de Pizan, la prima scrittrice europea” Nicoletta Bortolotti.

“Il personaggio della scrittrice è restituito grazie a un puntuale lavoro su fonti e documenti attraverso la fiction epistolare in un crescendo narrativo che non conosce cedimenti”, ha spiegato Marzia Fontana sul Corriere della Sera.

“In sintesi, Nicoletta Bortolotti giunge con questo romanzo alla piena maturità di autrice a tutto tondo… La sua scrittura è a ogni pagina un’invenzione pirotecnica che sorprende per la bellezza delle metafore e la naturalezza del narrare”, sono le parole di Mimmo Muolo, nella rubrica di Avvenire “Agorà”.

Vita e passioni di Christine de Pizan, la prima scrittrice europea dice che uomini e donne sono uguali e che una donna intelligente riesce a far di tutto e anzi gli uomini sarebbero molto irritati se una donna ne sapesse più di loro. Dice che bisogna fare studiare le bambine e se solo le donne avessero fatto i libri, che le donne non provano piacere a essere stuprate, ma subiscono un dolore senza pari.

Lo ha detto un giorno in cui Parigi era un tempo più che un luogo, e l’anno 1405 era un luogo più che un tempo. Lo ha detto nel Medioevo insanguinato dalla Guerra dei cent’anni tra Francia e Inghilterra. Davanti a tutta la corte francese, a re e nobili. Christine de Pizan, nata in Italia, prima storica donna, prima editor, poetessa e scrittrice. Donna. Nicoletta Bortolotti ricostruisce la sua vita, che, dopo un’infanzia meravigliosa al seguito del padre divenuto astronomo reale a Parigi, fu colpita da lutti e rovesci che la lasciarono, giovanissima, vedova e madre.

Il risultato è un libro meraviglioso che da un lato sembra provenire dal passato, a partire dalla forma epistolare scelta, che tanti capolavori ha regalato alla letteratura, e che qui si incarna nelle lettere tra una madre e una figlia. E dall’altro è assolutamente moderno. Perché molte delle conquiste sognate da Christine si sono verificate solo in anni recenti, e altre si stanno verificando adesso, o devono ancora farlo.

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