S’intitola “Marxisti in Prati” ed è il primo romanzo di Fabrizio Gandini, magistrato che ad Aosta è stato giudice al Tribunale di Aosta (il suo nome assurse alle cronache nazionali perché, come Gip, si trovò ad occuparsi del “caso Cogne”). Il volume, 133 pagine (edito da Affiori), sarà presentato domani, sabato 28 ottobre, alla libreria “A La Page”, in via Porta Praetoria.
La storia ruota attorno ad Enrico, “un avvocato, un borghese, uno con la vita semplice”. “L’arredamento della sua casa a Prati è composto da pezzi unici, – si legge ancora nella descrizione del libro – ha una moglie sensuale e un figlio intelligente. Tutti i suoi desideri, si può dire, sono stati realizzati. Ma ha un segreto che c’entra poco con la sua vita, o forse c’entra troppo”.
“Attraverso una farsa divertente l’autore riesce a canzonare le incongruenze del tanto diffuso radical chic, – è la promessa di ‘Marxisti in Prati’ al lettore – emblema di molte personalità di spicco e gruppi sociali, di cui viene rivelata la dissonanza ideologica con leggerezza e simpatia”.
Fabrizio Gandini, che oggi vive a Roma (dov’è giudice della undicesima sezione civile del Tribunale, occupandosi in particolare di contratti di prestazione di servizi), è “un magistrato appassionato di viaggi e letteratura, e spera di esserne ricambiato”. Classe 1969, è nato a Novara e si è laureato all’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano: l’ingresso in magistratura è del 1996.