Le Delegazioni Fai di tutta l’Italia si apprestano a svelare ad affiliati e curiosi alcuni dei più o meno noti capolavori paesaggistici della Penisola durante le due Giornate Fai di primavera del prossimo fine settimana. Sabato 25 marzo e domenica 26 marzo, anche la Valle d’Aosta prenderà parte all’iniziativa nazionale accompagnando residenti e turisti alla scoperta del borgo di Etroubles e delle dimore dei Signori di Pont-Saint-Martin.
Le Giornate Fai di primavera
Giunte alla loro 31ª edizione, le Giornate Fai di primavera rappresentano, assieme alle Giornate Fai di autunno, la manifestazione di punta per i volontari del Fondo ambiente italiano. Durante tutto il fine settimana, oltre 750 luoghi differenti di 400 città italiane potranno per l’occasione rivelare sorprendenti tesori di arte e natura spesse volte inaccessibili o poco conosciuti. Tra i siti visitabili, parte del ricco patrimonio italiano, non mancheranno borghi e aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici, ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, esempi di archeologia industriale, collezioni artistiche, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani. Durante la due giorni sarà possibile donare il proprio contributo libero al Fai partendo da un minimo di 3 euro finalizzato a sostenere la missione e le attività della fondazione.
Etroubles
I turni della prima tappa tutta valdostana, in programma sabato dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 17,30 e domenica dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 17,30, saranno curati dal Gruppo giovani del Fai e dai volontari del Comune di Etroubles. Per effettuare le visite, accessibili anche a persine affette da disabilità, non è richiesta la prenotazione.
L’itinerario nell’antico borgo del paese, sito sulla Via Francigena a metà strada tra Aosta e il Colle del Gran San Bernardo, permetterà di ammirare costruzioni quali la chiesa parrocchiale dedicata alla Maria Vergine Assunta, la prima latteria turnaria della Valle d’Aosta datata 1853 e la centrale idroelettrica Bertin costruita nel 1904. Inoltre, in collaborazione con la Fondation Pierre Gianadda di Martigny, dal 2005 Étroubles ospita il museo a cielo aperto “À Etroubles, avant toi sono passés…”, costituito da una ventina di opere di arte contemporanea di artisti italiani e internazionali.
Pont-Saint-Martin
Ugualmente non soggetti a prenotazione ma diversamente non funzionali a individui affetti da disabilità, i tour alla scoperta delle dimore dei Signori di Pont-Saint-Martin esordirà con l’appuntamento di sabato dalle 14,00 alle 17,30 per poi proseguire l’indomani dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 14,00 alle 17,30.
Il percorso sarà duplice e prenderà il via dall’antico castello strategicamente collocato su di una altura di origine morenica che domina il paese sottostante il paese per l’invio di segnali luminosi a scopo difensivo da un presidio all’altro della valle. Dopo l’accurata narrazione storica delle vicende riguardanti la nobile famiglia un tempo proprietaria e la descrizione degli scavi archeologici della bassa corte e della struttura architettonica recentemente oggetto di recupero, sarà inoltre possibile accedere al “Castel”, la casaforte di tipo rurale anticamente denominata della Rivoire a oggi interamente restaurata con i suoi affreschi i suoi e cassettoni lignei originali.
Il Canavese
Sabato 25 marzo e domenica 26 marzo anche il Canavese ha in programma cinque visite guidate ad altrettanti punti di interesse storico e culturale. Mentre il Teatro comunale e la chiesa della Santissima Trinità di Cuorgné sveleranno il proprio notevole interesse artistico fresco di restauro e riutilizzo per finalità culturali, il santuario della Madonna del bosco di Ozegna racconterà ai presenti del miracolo occorso sul luogo il 21 giugno 1623, quando il giovane Giovanni Guglielmo Petro ricevette una apparizione della Madonna che lo guarì dalla grave forma di afasia che gli impediva di parlare. Sono invece indicati quali “Monumenti segnalati dal Fai” la chiesa plebana di San Lorenzo e il battistero di San Giovanni di Settimo Vittone, di cui la Delegazione di Ivrea e Canavese ha in carico la valorizzazione, la promozione e la pubblica fruizione; anche la chiesa di San Giorgio e il Castello di Valperga apriranno le proprie porte ai partecipanti permettendo loro una immersione totale nelle unicità del Canavese.