Avendo appurato che qualcuno si è prodigato a forzare il sistema del nostro sondaggio – impostato per bloccare in linea di principio i voti multipli – abbiamo deciso di chiuderlo anzitempo.
Qualcuno lo ha fatto, dichiarandolo pubblicamente anche nei commenti, con l’intenzione di sottolinearne la mancanza di valore statistico che noi stessi avevamo più volte sottolineato. Per omogeneità chiuderemo anche i commenti al pezzo, nonostante siano più genuini.
La sensazione è che non abbiano tanto votato i nostri lettori, ma che si siano scontrate due fazioni cercando di aggirare i limiti e le regole del gioco, per far prevalere la loro posizione. Peccato.
La redazione di Aostasera ha promosso questo sondaggio con l’idea di capire se il tema Cime Bianche fosse di interesse per la comunità dei suoi lettori anche in relazione all’organizzazione di un eventuale confronto pubblico sul tema.
Il sondaggio su Cime Bianche
A confronto non ci sono solo due Comitati, ma il modello turistico futuro da perseguire in Valle d’Aosta. Il vallone delle Cime Bianche è, in questi giorni, al centro del dibattito e dell’attenzione.
Da una parte ci sono i cittadini, le associazioni ambientaliste riunite nel Comitato “Ripartire dalle Cime Bianche” che, dal lontano 2017, si oppone al collegamento a fune tra i comprensori del Cervino e del Monterosa Ski e si batte perché la zona sia preservata a livello ambientale.
Dall’altra il Cervino Monterosa Paradise, costituito da operatori del territorio, aziende, imprenditori e privati, sostiene la nascita di uno dei più grandi comprensori sciistici al mondo, con un’importante ricaduta economico-sociale su tutte le zone interessate e che in questi giorni sta organizzando alcuni incontri informativi sui territori coinvolti.
Per raccogliere, seppur senza nessuna pretesa scientifica e statistica, l’umore dei nostri lettori abbiamo deciso di proporvi questo sondaggio.
45 risposte
Anche se ci fosse un clima perfetto per lo sci, io sarei comunque contraria. Un luogo simile deve restare incontaminato (ce ne sono così pochi!) e raggiungibile a piedi per un turismo diverso e semmai da valorizzare con costi decisamente inferiori. Trovo inoltre corretto che si consideri il parere della comunità tutta, non solo degli abitanti del luogo, si tratta di ricchezze naturali che appartengono a tutti…o a nessuno.
NO all’impianto.
Perchè pensa che il turismo arrivi solo per lo sci? Mi sa che è rimasto fermo a trenta anni fa… Pensi che tra una quindicina d’anni sulle nostre montagne probabilmente si scierà un mese all’anno e avrete buttato via un fracco di soldi. La gente va in valle d’aosta, ma certo difficilmente viene a fare turismo da voi proprio perchè non trova più un ambiente integro. Io stesso che avevo cominciato a frequentare la valle proprio dalla valtournenche mi sono poi spostato per undici mesi all’anno in altre zone, e quando scio mi bastano gli impianti che già ci sono, tanto aggiungere percorsi mi farebbe solo aumentare il biglietto senza aggiungermi divertimento. Provate a ragionare, questa idea non tiene… però liberi di fare quello che volete, solo dopo non piangetevi addosso come al solito
complimenti per questo brillante percorso, e per le meravigliose fotografie.
aspettiamo nuovi voli per nuove fantastiche immagini.
grazie Dina
Assolutamente favorevole.E’ fondamentali per le nuove generazioni Valdostane, Vallesi e Piemontesi!!
Questo sondaggio non ha alcun senso, io da questo pomeriggio avrò votato almeno 500 volte… ho anche un video che lo può provarlo. Se avete un sistema di survey serio potete verificarlo. Il mio IP è 185.11.22.156.
Se volete veramente sapere cosa pensano i valdostani sulla questione Cime Bianche prima risolvete i vostri problemi tecnici e poi riproponete il sondaggio.
Se fanno gli impianti diventerà come Cervinia e li a Plan maison fanno schifo non sono capaci a rispettare l’ambiente perché gli abitanti di val d’Ayas non conoscono bene le loro montagne e che vadano in città a speculare.
Il Vallone delle Cime Bianche è stupendo così ! Va preservato e tutelato, perchè chi ama la natura, la Val d’Ayas, la montagna, la neve, gli animali, … possa ancora godere di un bene che dovrebbe essere di tutti e che è speciale!
Ritengo che un anche dal punto di vista economico economico potrebbe non essere redditizio un nuovo impianto: chi vuole sciare fino a Zermatt, non viene in Val d’Ayas, ma soggiorna a Cervinia!
Trovo molto interessante il fatto che Aosta Sera abbia lanciato un sondaggio di questo tipo ma non abbia scritto nemmeno una riga sull’andamento degli incontri con le popolazioni svoltisi nelle scorse settimane. Io ho sentito parlare di sale piene ad ogni incontro ma forse questo non è interessante!
Totalmente favorevole al collegamento. Fate presto!
Ho letto tutti i commenti e sono d’accordo relativamente al fatto che la natura sia da salvaguardare. Tuttavia ritengo che in impianto sciistico sia una grande opportunità e voto SÌ
Il problema è che, anche se ci abitate, quei luoghi non sono “vostri”.
Sarebbe ora che la Valle d’Aosta iniziasse a programmare il proprio futuro in base a criteri più seri, realistici, che tengano conto dell’importanza di salvaguardare DAVVERO l’ambiente naturale, che, se rispettato e salvaguardato, potrà rappresentare una grande opportunità di crescita per TUTTA la popolazione e non solo per una piccola minoranza.
Meritiamo una classe politica migliore.
Per concludere PROTESTO per la pessima trasmissione su RAI 3 che è stata costruita come un bieco spot, peraltro mal realizzato di chi ha in mente solo i propri interessi particolari.
Una vergogna!
Beh è interessante che gli unici commenti favorevoli qui siano di persone che ci abitano, mentre i turisti, cioè coloro che dovrebbero far girare l’economia a sfruttare i nuovi impianti sono contrari. Cari favorevoli, ma l’avete capito o no che questa decisione vi si ritorcerà contro?
Se questa costruzione viene sostenuta così tanto non fatico a immaginare che ci mangerà sopra sarà unicamente la ‘ndrangheta che purtroppo sappiamo pervadere la regione soprattutto là dove girano soldi.
In maniera chiara:
-a chi vuole sciare non servono impianti più grandi, potendo trovare in valle già tutto quello che serve. Tra l’altro in valle è molto facile spostarsi di zona e questo distribuisce ricchezze a tutti senza che servano altri collegamenti sciistici.
-I biglietti diventerebbero ancora più cari e io non conosco nessuno che spenderebbe più di quanto già spende, anzi proprio i biglietti troppo cari stanno facendo da deterrente.
-La neve è sempre meno, e così pensare che alla lunga gli impianti portino soldi è una idea decisamente poco lungimirante.
-Il popolo del trekking e delle vacanze relax è in costante crescita, chiedetevi perchè in Trentino d’estate e senza sci hanno una affluenza tripla rispetto alla vostra regione, e pensate a valorizzare il vostro territorio piuttosto che le vostre costruzione. Avete un patrimonio che vi può ricoprire di turisti e di denaro e impuntandovi su idee vecchie state buttando tutto alle ortiche.
Ma chi pensate che potrete attirare in più con un maxi-impianto di questo genere? Avete mai sentito un turista lamentarsi perchè voleva impianti ancora più grandi? Siete un po fuori dal mondo!
No al nuovo impianto. Cerchiamo di preservare i pochi luoghi rimasti indenni e incontaminati.
Non solo non andrebbe toccato il vallone delle cime bianche, ma bisognerebbe smantellarle gli impianti esistenti in valtournenche, è uno scempio della montagna tutta la ferraglia e lo sono anche i condomini stile anni 70 e il corollario di cemento, residence eccetera di Cervinia. La montagna è un bene di tutti e va conservata per le generazioni future
Cosi si muore tutti di fame i borghi alpini dove il turismo non è arrivato si spopolano e lei durante i suoi soggiorni in valle d’Aosta potrà godersi la piena solitudine che tanto ama. Cmq se non ama la Valtournenche con tutti gli scempi che ci sono la montagna è vasta può scegliere un’altra zona senza fare tutti sti complimenti ad un paese che a tanta gente piace e ci ha lasciato il cuore.
Quale voto? un questionario compilato in comune da 209 abitanti su una polazione di 600 e passa che da un 90% a favore del collegamento? Quindi si decide di farlo in base al 90% di un terzo della popolazione: se la matematica non è un’opinione, con un numero del genere in un vero referendum darebbe esito “no al collegamento su Cime Bianche”. Se invece ti riferisci al 62% di elettori che hanno votato il nuovo sindaco, e implicitamente la proposta della lista a favore del collegamento, allora quello non è un referendum per il collegamento, ma è l’effetto “lista unica”: o voti l’unica lista o il comune è commissariato.
P.s. Inutile fa. storie; ormai Comuni e Regione non hanno alcun potere sullla decisione del collegamento di Cime Bianche ma ce l’ha solo il Ministro dell’ambiente.In Europa sono stati chiari: la compentenze sulle area sotto tutula Natura2000 sono esclusivamente statali, in particolare del Ministero dell’ambiente. Accettano il collegamento solo se si realizzerà un impianto di risalita diverso da quelli classici (quindi quello progettato da Monterosa Ski e Cervino SpA è da gettare nel cestino), che però costerà ben più che 137 milioni di euro. Se l’esempio che hanno preso è quello fatto in un’area protetta ONU in nuova Zelanda, immagino già che con il sistema di lavori pubblici italiani costerà come minimo mezzo miliardo è più di euro.
P.p.s. Intanto a Valtournenche la priorità non è il collegamento di Cime Bianche ma la sostituzione della funvia Cervina-Plan Maison-Cime Bianche Laghi-Plateau Rosa con una linea funiviaria 3S in grado di competere con quella che da Zermatt va la Piccolo Cervino (e tra poco a Plateu Rosa) e poterlo usare anche in presenza di vento forte (quindi lasciare aperti gli impainti di Cervinia in condizioni che adesso sono impossibili da attuare)
NO al nuovo impianto…con la consapevolezza che questo “mondo” non ci appartiene e la speranza di lasciare qualche angolo intatto alle generazioni fure: “SI alla salvaguarda del Vallone delle Cime Bianche”
Stop a nuovi impianti soprattutto in questo vallone incontaminato, un tesoro
naturale sempre più raro, da tutelare e salvaguardare per il nostro futuro.
IL vallone delle Cime Bianche non va toccato. E’ una bellezza incantevole.
NO al nuovo impianto SI alla salvaguardia della Natura.
Il vallone delle Cime Bianche è meraviglioso e selvaggio, non rovinatelo con impianti inutili e costosi!!! È un patrimonio naturale da difendere, non da distruggere.
Il futuro passa da questa grande opportunità,non sprechiamola se vogliamo dare prospettive ai nostri giovani e al mondo della montagna,salvaguardando si intende la natura e ciò che ci circonda.Favorevole in tutto e per tutto,in quanto il progetto Alplinks è decollato con la nostra amministrazione.Per quanto riguarda il rinnovo degli impianti saranno le rispettive società a programmarli in tempi di scadenza.Avanti a tutta👍
No al nuovo impianto sì alla salvaguardia dell’ultmo Vallone selvaggio delle Cime Bianche.
Il vallone è inserito nella rete Natura 2000, lo dice l’Europa: giù le mani dal patrimonio naturalistico protetto!
Puntiamo invece ad un turismo sostenibile sempre più richiesto dagli stranieri e dagli amanti della Natura intatta (sempre più rara!).
Veniamo spesso da Helsinki a visitare questi luoghi per via del paesaggio maestoso e della natura incontaminata. Non rovinate i vostri tesori, No agli ennesimi impianti di risalita!
Capisco la salvaguardia della natura incontaminata, ma in questo specifico caso stiamo parlando di una valle circondata da comprensori sciistici e quindi facente parte di un’area vocata al turismo.
Un impianto in più non pregiudicherebbe la bellezza di quei luoghi.
infatti, andrebbero smantellati tutti. la soluzione non è uniformare al brutto, ma riptistinare il bello. che mettessero un tassa di accesso alla valle se il problema è sostenere l’economia della valle
Il Vallone delle Cime Bianche è un UNICUM e va tutelato. I progetti di sfruttamento sono puramente strumentali ad ottenere maggiore visibilità a comprensori sciistici già molto conosciuti e quindi INUTILI.
Nell’articolo c’è una frase incompleta, sembra un copia incolla.
Io ho fatto una votazione da smartphone, poi ho ricontrollato su pc e mi ha fatto rifare la votazione, quindi ho votato due volte, mi sa che non funziona. Io abito in una delle vallate interessate, qui praticamente tutti vogliono il collegamento, 97% della popolazione. La questione è seguire il progetto e fare la cosa migliore, non si parla solo di sci, si parla di una nuova sky way, turismo tutto l’anno.
Un lettore, molto deluso dalle vostre pubblicazioni da oggi.
Salve, abbiamo corretto la frase incriminata, grazie della segnalazione.
Sulla possibilità di voto, il sistema blocca i voti dallo stesso IP proprio per evitare il proliferare di voti della stessa persona. Se lei ha votato con il wi fi di casa e poi con la rete del cellulare aveva due ip e quindi non è stato bloccato. Dovrebbe esserlo adesso se volesse riprovare. Dopodiché tutti i nostri sondaggi, lo scriviamo sempre, non hanno alcun valore statistico, sono un modo per sondare gli umori dei nostri lettori su temi di attualità.
Cordiali saluti. Nathalie Grange
Non è solo una grande opportunità. È indispensabile per il futuro delle nostre Valli.
Senza gli impianti di risalita del Monte Rosa, le montagne rimarranno un’area visitata dai turisti solo da pochi escursionisti che potranno superare altezze fino a 3.000 m sul livello del mare. Anche la regina Margherita non esitò quando, nel 1893, venne costruito un rifugio sul tetto delle Alpi, cosa che le era stato raccontato salendo così in alto. Abbiamo avuto l’opportunità di sperimentare come sono le montagne senza persone negli ultimi 2 anni. Penso che gli interessi della comunità locale possano essere conciliati con il diritto e l’ecologia.
Investiamo piuttosto nella manutenzione del territorio. Boschi, incolti, sentieristica, muretti di fasce che crollano dimenticati. Valorizziamo tutto ciò che già abbiamo!
E si darebbe lavoro a un sacco di gente che non verrebbe mai toccata dalla ricchezza indotta da degli impianti nuovi (che rischiano pure di essere una perdita a causa del cambio del clima!). Salviamo il territorio dallo stupro di pochi per il tornaconto di pochi.
Perfettamente d’accordo!!!
E giusto secondo me e una grande opportunità per il turismo preservando la natura però
Questo sondaggio non serve, le persone che vivono e lavorano nelle vallate coinvolte hanno già votato con un voto chiarissimo, la stragrande maggioranza è a favore del collegamento, non c’è da aggiungere altro.
Non lasceremo chi vive e lavora altrove decidere per il nostro futuro.
Cara Nathalie, grazie per il sondaggio che tuttavia trovo dubbio. Personalmente ho fatto alcune verifiche su diversi dispositivi e account e mi fa sempre votare. Quindi chiunque potrebbe moltiplicare all’infinito il voto usando multipli account. La seconda questione è sul contenuto dell’articolo, c’è una frase sospesa nel vuoto, dove un verbo non trova complementi.. sarà il mio difetto ma tendo a leggere e trovarmi davanti a un articolo incompleto è come trovarmi davanti al baratro della totale incuranza di un copia incolla neppure riletto. La cito “Dall’altra il Cervino Monterosa Paradise, costituito da operatori del territorio, aziende, imprenditori e privati, sostiene la nascita di uno dei più grandi comprensori sciistici al mondo, con un’importante ricaduta economico-sociale su tutte le zone interessate e coinvolte nella realizzazione e che in questi giorni sta organizzando.” E, in ultima istanza, mi chiedo quali forze politiche abbiano spinto Aosta Sera a fare un sondaggio del genere, palesemente sbilanciato sulla linea della fazione contraria, dal momento che arriva subito dopo le presentazioni del Comitato nelle vallate interessate e per il fatto di dare come prima opzione quella favorita dal “no-collegamento” e come terza opzione la principale ragione portata avanti x sostenere la prima opzione sempre dal “no-collegamento”.
Le popolazioni locali che vivono delle economie di queste vallate hanno già espresso le loro opinioni favorevoli in modo schiacciante, basta con questi giochi, smettetela di schierarvi, siate professionali!
Buondi, come scritto sopra ho corretto la frase che era rimasta in sospeso, grazie della segnalazione.
Sulla possibilità di voto, il sistema blocca i voti dallo stesso IP proprio per evitare il proliferare di voti della stessa persona. Se ha votato con il wi fi di casa e poi con la rete del cellulare aveva due ip e quindi non è stato bloccato. Dovrebbe esserlo adesso se volesse riprovare, in caso non fosse così ce lo segnali perché si tratta di un malfunzionamento. Dopodiché tutti i nostri sondaggi, lo scriviamo sempre, non hanno alcun valore statistico, sono un modo per sondare gli umori dei nostri lettori su temi di attualità.
Sulla sua affermazione per cui sarebbe un sondaggio commissionato o peggio ancora pilotato, le devo dire che la trovo gratuita e anche un po’ offensiva per la storia della mia testata e per la mia stessa professionalità. Mi capita di commettere errori, come tutti, ma l’ho sempre fatto di testa mia.
Buona serata
Nathalie Grange
Invece di costruire nuovi impianti perché non incominciano a demolire quelli dismessi come, ad esempio a Cervinia, la vecchia stazione di Cime Bianche – Laghi e i piloni sopra Plan Maison?
Assolutamente proteggere l’ambiente. Ci sono già troppi impianti sciistici. Bastano. Lasciamo vivere le montagne e noi con esse. Il nostro futuro sta nella difesa dell’ambiente.
W le cime bianche!
Sono di Milano, ho 55 anni, vengo in Valle d’Aosta da quando ero bambino.
Se faranno quel nuovo impianto nel Vallone delle Cime Bianche perderò uno dei luoghi più belli e più cari e credo sceglierò altre destinazioni per trascorrere le mie vacanze.
Il vallone deve rimanere così com’è, basta impianti
Buona l’idea del sondaggio ma trovo confondente la terza domanda, sul rinnovamento degli impianti. La risposta positiva a questo quesito non è alternativa alla prima, sulla tutela di Cime Bianche. Tra l’altro l’ammodernamento e la messa in sicurezza degli impianti esistenti dovrebbe essere un preciso dovere non soggetto a opinione. Grazie!
Preoccupiamoci della Natura il nostro futuro dipende da essa!
Salvaguardare il Vallone delle Cime Bianche Non a qualsiasi tipo di costruzione!
Washi
È cambiato il clima e la sensibilità delle persone, non è più tempo di costruire impianti NO al nuovo impianto SI alla salvaguardia della Natura.