Tutti l’abbiamo visto. Ora, conosciamo anche i dati. L’influenza sui livelli di Pm10, le polveri fini nell’aria aumentate anche in Valle dopo i grandi incendi che hanno coinvolto il Canada ad inizio giugno, ora hanno un riscontro anche sui dati emessi dall’Arpa Valle d’Aosta sulla qualità dell’aria del mese di giugno. Ma non solo.
Nel suo report mensile, l’Agenzia per la protezione dell’ambiente spiega infatti che “i valori medi di concentrazione di polveri, sia di Pm10 che di Pm2.5, sono superiori a quelle del mese di maggio e a quelli delle medie del periodo degli anni precedenti. Questo è dovuto all’influenza dei fumi generati dagli incendi dei boschi in Canada che, a partire dall’8 giugno, hanno raggiunto la nostra regione facendo aumentare in modo anomalo le concentrazioni di polveri e determinando anche superamenti del limite di legge per il Pm10”.
Limiti fissati a 40 µg/m3 massimi di media annua e 50 µg/m3, per non più di 35 volte l’anno, di media giornaliera. Dato evidenziato anche dai grafici che Arpa ha prodotto:
Sempre nel rapporto dell’Agenzia si legge che nella stazione industriale di via Primo Maggio, ad Aosta, posizionata vicino allo stabilimento della Cogne Acciai Speciali e a circa 500 metri dalla stazione di fondo urbano di piazza Plouves, “il valore medio mensile è risultato pari a 26 µg/m3, leggermente superiore al valore medio di Aosta piazza Plouves, pari a 23 µg/m3”.
Curve simili si vedono nella rilevazione dei Pm2.5, ovvero le particelle di particolato dimensione uguale o inferiore a 2,5 micron.
Per il resto delle analisi, non è stato registrato alcuno sforamento del limite normativo per il biossido di azoto (NO2), i cui valori “sono inferiori a quelli delle medie del periodo degli anni precedenti e pressoché analoghi a quelli del mese di maggio”.
Diversa, invece, la situazione dell’ozono (O3) per cui – dice sempre Arpa – “le concentrazioni sono aumentate rispetto al mese di maggio: ci sono stati diversi superamenti del valore obiettivo per la protezione della salute umana presso tutte le stazioni della rete e si è verificato anche un superamento della soglia di informazione presso la stazione di Donnas nella giornata del 20 giugno”.