“VeloC’è Aosta” – la rete ciclabile di Aosta che si sviluppa per 23 chilometri, 15 dei quali di nuova realizzazione nel tessuto urbano cittadino – è conclusa.
Per questo, il Comune ha fissato la data per l’inaugurazione ufficiale: sabato 21 settembre alle 11 di fronte al Centro Saint-Bénin, in via Féstaz, in occasione della Settimana Europea della Mobilità in programma dal 16 al 22 settembre.
“Taglio del nastro” al quale sono stati invitati – a presentarsi in bicicletta – genitori e alunni delle istituzioni scolastiche della città, per un “brindisi di saluto” offerto dall’Amministrazione.
L’opera – dicono da piazza Chanoux – “può essere utile per chi frequenta le scuole, gli impianti sportivi e anche per gli spostamenti quotidiani di chi lavora in centro o usa i servizi e le attività commerciali”.
Approvato il regolamento per “bike box” e “velostazioni”
19 aprile 2024
Mentre l’inaugurazione ufficiale – prevista per il mese di aprile – è slittata per necessità della ditta appaltatrice, che ha richiesto una proroga di 20 giorni, la Giunta comunale di Aosta ha approvato il regolamento di utilizzo dei bike box e delle velostazioni, opere di complemento alla pista ciclabile cittadina “Velò c’è”, già al centro di un nostro dossier.
In particolare, si parla complessivamente di 60 moduli bike box – in piazza San Francesco, piazzale Ducler e all’autostazione –, e di circa 72 postazioni per bicilette nella velostazione del parcheggio “Parini” e altre 44 circa in quella del parking “De la Ville” di via Primo maggio. Complessivamente, le velostazioni/bike box sono sei: Montfleury, via Primo maggio, Villair, piazzale Ducler, piazza San Francesco e parcheggio “Carrel”.
Nel regolamento approvato si legge che i bike box potranno ospitare al loro interno, oltre alle biciclette, anche monopattini e hoverboard – un solo mezzo per ogni postazione, identificate da un numero –, ma anche “caschi, borse e altri oggetti di piccole dimensioni”.
Potranno essere depositati tutti i tipi di bicicletta tranne cargo bike, hand bike, bici reclinate, tandem e tricicli. Non è garantito l’accesso ai mezzi con una larghezza di copertone che supera i 55 millimetri.
I box saranno accessibili tutto l’anno, sia nei giorni feriali sia in quelli festivi, dalle 00 alle 24. Per “parcheggiare” sarà necessario registrarsi sull’app Weelo – che servirà anche per aprire la porta, controllata da un dispositivo elettronico, con la possibilità di usare anche una tessera – o sull’apposita pagina web del servizio.
Le tariffe
Riguardo le tariffe in fase ordinaria – quindi quelle “di listino”, che non tengono conto di promozioni o eventi vari – prevedono la gratuità nei giorni di sabato e di domenica. Nei giorni feriali, l’utilizzo sarà gratuito per le prime 24 ore, mentre per ogni giorno successivo sarà necessario pagare 1,50 euro ogni 24 ore, compresi il sabato e la domenica.
Nel regolamento vengono ricomprese anche le tariffe di mancato ritiro del mezzo. Per lo sgombero del box si pagheranno 10 euro, mentre per la custodia in un altro deposito del mezzo e di altri oggetti rinvenuti il costo ammonta a 0,50 euro ogni 24 ore. Per la restituzione del mezzo da un altro deposito il prezzo è di 50 euro.
All’interno del box il deposito del mezzo non potrà essere superiore a 7 giorni continuativi – pari cioè a 168 ore – a partire dalla corretta chiusura della porta. Decorso il tempo massimo di occupazione, il mezzo e gli oggetti presenti all’interno nel box verranno – previa comunicazione all’utente – rimossi e tenuti in custodia dal gestore per 15 giorni entro i quali potranno essere ritirati dall’utente contattando il Customer Care, mostrando un documento di identità.
Il Customer Care – al quale vanno segnalati anche eventuali malfunzionamenti, guasti, anomalie o danni – sarà attivo dalle 7 alle 21, tutti i giorni dell’anno.
L’accesso
L’accesso alla struttura avviene tramite QR Code esposto nelle vicinanze della porta. Attraverso l’app sarà possibile prenotare con 15 minuti di anticipo il box scegliendo tra quelli disponibili al momento.
Dopo aver prenotato, l’utente ha a disposizione 15 minuti per depositare il proprio mezzo. Decorso il termine senza che si sia proceduto ad utilizzare del box, il sistema disabiliterà l’utente dalle funzionalità di apertura e chiusura della porta.
La consegna della ciclabile
18 marzo 2024
Ad aprile era previsto il collaudo e la consegna di “Vélo c’è”, la rete da 15 chilometri di pista ciclabile che attraversa Aosta. Un’opera che, dalla sua “messa a terra”, ha sollevato non poche polemiche e distinguo. Dalle ultime notizie, però, la consegna – prevista inizialmente per il 20 aprile – è slittata a causa della richiesta della ditta che si occupa dei lavori di una proroga di 20 giorni, che non impedisce, ad ogni modo, l’utilizzo dell’infrastruttura.
Aperti ufficialmente i primi sei tratti ad inizio giugno 2023, manca poco alla consegna dell’infrastruttura: “Ogni settimana o quasi – spiega l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Aosta Corrado Cometto –, è in programma un incontro sull’andamento dell’intervento. Non abbiamo avuto segnali che lasciassero presagire ritardi. Quindi, con il mese di aprile la ciclabile dovrebbe essere finta. Ci saranno poi i collaudi e l’opera sarà consegnata totalmente”.
Al momento, alcuni interventi sono in via di rifinitura: “Si sta andando avanti in via Festaz, al Saumont con la ‘bretellina’ che unirà la zona alla città e si sta installando la segnaletica verticale nelle ztl di via Innocenzo Papa e in via Guido Rey”.
Qui, aggiunge Cometto, “proprio per non eliminare troppi posti auto la ciclabile è stata realizzata in rue du Baillage, lungo il convento, in naturale prolungamento con via San Giocondo, mentre in via Guido Rey è stata tolta una porzione di parcheggi ‘a spina di pesce’ che vengono recuperati mettendoli ora ‘in linea’”.
Attorno alla ciclabile
A chiudersi è anche la partita dei “complementi” attorno alla pista ciclabile. Cometto spiega: “Sono stati posati e collaudati i bike boxes, una in piazza San Francesco e uno nel piazzale Ducler. Con il primo ad ospitare anche le biciclette elettriche acquistate ad uso dei dipendenti comunali. Gli ‘archetti’ per legare i mezzi sono già installati e diffusi in città, e anche le Velostazioni sono pronte: al parking ‘de la Ville’, al parcheggio ‘Parini’ e anche quella realizzata dalla Regione al Montfleury”.
Su queste, l’assessore aggiunge: “I principi definiti per le politiche di utilizzo di queste strutture tenderanno alla gratuità per ne faccia un uso giornaliero e a una quota a pagamento se la bicicletta venisse lasciata lì. Lo scopo è quello di favorire la rotazione, per evitare un effetto ‘garage’. Quindi, chi apre e chiude tutti i giorni la velostazione per usare la sua bicicletta lo farà gratis”.
Oltre la ciclabile, è iniziata l’installazione dei complementi attorno alla rete
12 dicembre 2023
Hanno preso il via nei giorni scorsi, e proseguiranno in quelli a venire, i lavori di posa delle opere a “attorno” a Vélo c’è, la rete da 15 chilometri di piste ciclabili di Aosta in via di realizzazione.
“Aosta in bicicletta non significa solo ciclabili, ma anche complementi, che sono in fase di posa in questi giorni. Perché è importante che chi usa bici possa sostare in maniera sicura – spiega l’assessore comunale ai Lavori pubblici Corrado Cometto –. Ci sono tre livelli di sicurezza, ovvero tre modi di parcheggiare propria bici”.
“Il più semplice – aggiunge – è quello utilizzando gli archetti, posati dall’impresa in varie zone della città per poter legare la bicicletta al telaio e non alla ruota. Poi ci sono i bike boxes: dei piccoli garage che possono contenere due bici, divise in due da un setto, e che saranno prossimamente in posa. Per questi è stato realizzato un basamento in calcestruzzo in piazza San Francesco per la prima linea, mentre l’altro sarà vicino alla stazione dei pullman, sotto la pensilina del bike sharing. In questo modo, chi usa il treno, o i bus sostitutivi che ci saranno a breve, potrà lasciare la propria bicicletta in maniera sicura e videosorvegliata, anche la notte”.
Per questi si parla di – a definirlo è una delibera di Giunta – due moduli Weelo Fit bifacciali (costituiti da 12 cellule-box, per un totale di 24 box-posti bici) di cui sei box-postibici predisposti per la ricarica di e-bikes. In via Carrel, invece, saranno installati due moduli Weelo Fit bifacciali costituiti da 10 cellule box, per un totale di 20 box-posti bici.
I box, però, saranno posizionati anche altrove, come a piazzale Ducler – l’ex area “Ferrando” – dove le cellule box saranno otto, per un totale di 16 box-posti bici, dotati di pannelli solari.
A questo si aggiunge il “terzo livello” di cui parla l’assessore: “Ci sono le Vélostazioni, anche qui siamo in dirittura d’arrivo, dei parcheggi ‘Parini’ e ‘de la Ville’, con 110 posti tra le due strutture. Sono dispositivi utili per chi fosse abbonato ai parcheggi coperti per recuperare la propria sua bici. Così è possibile lasciare la propria auto in struttura comodamente e prendere la bicicletta, rimasta al sicuro e chiusa”.
Tra le pieghe delle risorse, operando un risparmio sui bike box che vengono così allineati a quelli acquistati dalla Regione – e rivestiti in metallo verniciato color antracite anziché in Cor-Ten, come da progetto iniziale -, è avanzato qualcosa da investire.
Per questo sono in fase d’acquisto sei biclette a pedalata assistita che aumentano la flotta di mezzi di proprietà municipale ma che, dice Cometto, “verranno usate per i sopralluoghi da parte dei dipendenti comunali e dei tecnici, perché anche l’Amministrazione dia un buon esempio”.
Dal 27 novembre i lavori di ripristino di via Festaz
23 novembre 2023
Da lunedì 27 novembre prenderanno il via i lavori di ripristino del manto stradale in via Festaz, ad Aosta, al termine dell’intervento di realizzazione della pista ciclabile cittadina.
Questo – spiegano dal Comune – comporterà diverse modifiche alla circolazione nel tratto compreso tra la rotatoria di viale Partigiani/via Chambéry e l’incrocio con avenue du Conseil des Commis fino al termine dei lavori, stimati in 4 o 5 giorni.
Nel dettaglio, l’ordinanza comunale prevede il divieto di sosta con rimozione forzata per tutti i veicoli; la chiusura alla circolazione della corsia nord; l’inversione del senso di marcia sulla corsia sud (quindi un senso unico est-ovest, andando verso la rotonda di viale Partigiani nell’altra corsia), con il conseguente divieto di immettersi veicolare dalla rotatoria in via Festaz.
A questo si aggiunge l’obbligo di svolta a destra, di arrestarsi e dare la precedenza ai veicoli che hanno priorità, per chi percorre con senso di marcia nord – sud le vie Torre del Lebbroso, Trottechien nord, Challand, Gramsci e via del Collegio Saint Bénin; ma anche un obbligo di svolta a sinistra, per i veicoli che percorrono via Bramafam.
Eventuali sensi unici alternati di breve durata dovuti alla creazione di attraversamenti pedonali rialzati o altre infrastrutture stradali – dicono dal Comune – saranno regolamentati con segnaletica stradale a “vista” con i movieri o con un impianto semaforico.
“Nel corso dei lavori – proseguono da piazza Chanoux – dovranno essere garantiti gli accessi alle attività commerciali, agli esercizi pubblici, agli edifici, nonché ai passi carrabili eventualmente presenti, e dovranno essere adottate tutte le opportune misure di sicurezza a salvaguardia del transito veicolare e pedonale delle zone interessate”.
Il punto sulle ciclabili e le piante
Il ripristino del manto stradale in via Festaz – a cui si aggiungerà, nello stesso periodo, quello della salita verso regione Consolata – vedrà proseguire i lavori per la realizzazione della rete cittadina di piste ciclabili attualmente già terminata per oltre il 55 per cento.
Gli ultimi tratti presi in consegna dal Comune sono quelli di via Monte Solarolo (compreso l’attraversamento rialzato di via Tourneuve), piazza Plouve, corso Padre Lorenzo, via Zimmermann, viale Chabod e via dalla Chiesa (nel tratto dalla rotatoria vicina al parcheggio della telecabina fino a quella di Pont Suaz), per un totale di circa 1,67 km.
Per il resto – dice il Comune –, i lavori edili sono stati ultimati nella zona del cimitero, di viale Piccolo San Bernardo e della rotatoria tra corso Battaglione Aosta/viale conte Crotti/via Monte Grivola e nei giardini di via Bramafam dove manca la realizzazione della segnaletica. Nei giorni scorsi, invece, sono stati piantati i filari di specie vegetali in piazza Plouve, via dalla Chiesa, via Elter e in corso Battaglione Aosta.
La pista ciclabile di Aosta avrà un servizio di sgombero neve
27 ottobre
La Giunta comunale di Aosta ha predisposto l’affidamento del servizio di sgombero neve e spargimento sale antigelo sui percorsi della pista ciclabile cittadina – in particolare delle parti “in sede propria” – per l’inverno 2023/24. L’importo previsto è di circa 46 mila euro, Iva inclusa.
“Poiché i nuovi tratti della rete di piste ciclabili in via di realizzazione per poco meno di 15 km saranno fruibili, salvo eccezioni, anche durante i mesi invernali era necessario prevedere un servizio da destinare, in particolare, ai 2,3 km di pista ciclabile realizzati in sede propria e/o adiacenti al piano veicolare”, si legge in una nota da piazza Chanoux.
Invece, per quanto concerne i percorsi ciclopedonali – da 6,2 km complessivi –, lo sgombero neve e lo spargimento di sale antigelo “verranno svolti nell’ambito dell’appalto per i servizi di igiene urbana e di raccolta rifiuti”, mentre i 6,3 km di ciclabile su sede stradale nelle “zone 30” e nelle ztl “saranno oggetto delle operazioni di sgombero neve e trattamento antighiaccio sulla viabilità ordinaria”.
Nel frattempo, un’ordinanza comunale definisce le regole da tenere per chi utilizza la pista ciclabile. Tra queste, il limite massimo di velocità per tutti i tratti fissato in 20 km/h; il divieto di transito, in caso di neve o ghiaccio, “per i velocipedi, i veicoli a questi assimilati, i tricicli, i quadricicli a pedale o a pedalata assistita”; il divieto di transito a tutti i veicoli non autorizzati e ai pedoni durante le operazioni di spazzamento e pulizia della neve.
Slitta la riapertura di via Conseil des Commis
25 ottobre 2023
Dovevano finire domenica scorsa, 22 ottobre, data poi slittata al 27 e tutt’ora in corso, i lavori per la realizzazione della rete ciclabile “Vélo c’è”, tra viale Conseil des Commis, via Tour du Pailleron, via Cerise, via Crétier e via Piave ad Aosta.
L’avviso è stato apposto sotto il cartello che segnala le strade chiuse per l’intervento cominciato lo scorso 16 ottobre. I lavori hanno subito un rallentamento a causa delle giornate di pioggia di quest’ultima settimana. Lavori non terminati, perché è sopraggiunto un “problema tecnico”.
Nuovi cantieri modificano la viabilità cittadina
13 ottobre 2023
Proseguono i lavori per la realizzazione della rete ciclabile “Vélo c’è”, che nei prossimi giorni coinvolgeranno viale Conseil des Commis, via Tour du Pailleron, via Cerise, via Crétier e via Piave. Interventi che prevedono diverse modifiche temporanee alla circolazione cittadina – definite attraverso un’ordinanza – in vigore dal 16 al 22 ottobre, o comunque fino al termine dei lavori.
Le modifiche alla circolazione
Viale Conseil des Commis
Nel dettaglio, sul lato sud di viale Conseil des Commis – nel tratto tra gli incroci con via Festaz e piazza Manzetti – è prevista la chiusura al traffico veicolare, con il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati della strada, ad esclusione dei mezzi utilizzati dall’impresa per i lavori. A questo si aggiunge il divieto di accesso al viale da piazza Manzetti, l’obbligo di proseguire dritto per i veicoli che percorrono via Festaz – eccetto quelli autorizzati – e l’obbligo di svolta a destra o a sinistra per i mezzi che percorrono viale Conseil des Commis scendendo da piazza Chanoux.
Via Tour du Pailleron
Anche via Tour du Pailleron sarà chiusa al traffico, anche in questo caso con tanto di divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati della strada, eccetto per i mezzi utilizzati dall’impresa.
Via Cerise
Su via Cerise, dietro il Tribunale, l’ordinanza prevede invece l’obbligo di svolta a sinistra in via Matteotti per i veicoli che percorrono la via in direzione Nord-Sud – quindi “scendendo” dalle Poste centrali – ad eccezione di quelli autorizzati e diretti in via Ollietti.
Via Crétier
Anche in via Crétier, nel tratto di fronte al Convitto regionale, sono previsti la chiusura al traffico ed il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati della strada, tranne che per i mezzi utilizzati per i lavori.
Via Piave
Questione diversa per via Piave dove è invece prevista l’inversione del senso di marcia, con obbligo di direzione sud-nord – quindi “salendo” verso palazzo regionale –, nel tratto di strada compreso tra l’incrocio con via Festaz e quello con via Crétier. A questo si aggiunge l’obbligo di svolta a sinistra per i veicoli che percorrono via Crétier – essendo la parte di fronte al Convitto chiusa –, e l’obbligo di fermarsi all’incrocio su via Festaz.
Gli autobus del trasporto pubblico locale sono invece autorizzati al transito e ad eseguire le fermate provvisorie alternative lungo tutte le vie attorno all’area di cantiere.
Sul posto – fanno sapere ancora dal Comune – verranno affisse le indicazioni per i residenti ed i conducenti dei mezzi di soccorso – i cui veicoli sono autorizzati al transito, rispettivamente, per raggiungere le proprie abitazioni e per gli interventi di soccorso e di emergenza – con comunicati il periodo di chiusura della strada ed i percorsi alternativi.
Il 5 e 6 ottobre l’abbattimento di tre pioppi in via Carducci
4 ottobre 2023
Proseguono i lavori per realizzare la ciclabile di Aosta Vélo C’è. Attualmente sono attivi diversi cantieri: corso Ivrea (zona cavalcavia), via Piccolo San Bernardo in prossimità della rotatoria di corso Battaglione Aosta/viale Conte Crotti/via Monte Grivola/via Chambéry e Salita della Consolata/via Roma (pressoché ultimato) cui si sono aggiunti, negli ultimi giorni, via Festaz e via Carducci, lungo la cinta muraria romana, in prosecuzione da via Bramafam.
Per quest’ultimo tratto, nelle giornate di giovedì 5 e venerdì 6 ottobre si procederà all’abbattimento di tre pioppi necessario per consentire lo sviluppo del tracciato invadendo quanto meno possibile l’area verde antistante la cinta muraria romana. Le piante che verranno tagliate sono state recentemente oggetto di indagine da parte degli uffici regionali preposti che hanno verificato l’assenza di nidificazioni. Peraltro, come previsto dal progetto, in via Carducci verrà messo a dimora un filare di 14 nuovi alberi. Durante le due giornate dell’intervento la circolazione in via Carducci sarà regolata attraverso l’utilizzo di movieri che provvederanno a chiudere temporaneamente una corsia per il tempo necessario alla rimozione delle ramaglie.
Il 16 ottobre, infine, prenderanno il via i lavori per la realizzazione dell’attraversamento della rete ciclabile in avenue du Conseil des Commis lato Sud, all’incrocio con piazza Manzetti, che comporteranno significative modifiche alla viabilità, anche per quanto riguarda gli itinerari degli autobus di linea, per circa una settimana. Nei prossimi giorni tali modifiche verranno dettagliate all’interno di un’ordinanza di cui si darà conto non appena disponibile.
Aperti tredici nuovi tratti della ciclabile di Aosta
24 agosto 2023 – di Redazione AostaSera
Ai primi sei tratti della ciclabile, aperti nel giugno scorso, da ieri se ne sono aggiunti altri tredici. Prende sempre più forma Vélo c’è, la rete ciclabile di Aosta.
I nuovi tracciati percorribili dai ciclisti (in attesa nel periodo autunnale del completamento delle opere “a verde” e di alcune lavorazioni da perfezionare) sono quelli di corso Ivrea, via Clavalité (entrambi in parte su corsia riservata su marciapiede, in parte in percorso promiscuo ciclo pedonale), via Binel (in percorso promiscuo con le auto in zona 30), corso Lancieri d’Aosta (dal campo sportivo alla rotonda di via Grand Eyvia, in percorso promiscuo con le auto in zona 30), corso Lancieri d’Aosta (dalla rotonda di via Grand Eyvia a via Kaolack, in percorso promiscuo su marciapiede con i pedoni), viale della Pace (in percorso promiscuo con le auto in zona 30), via Kaolack (in percorso in sede propria), via Dalla Chiesa (nel tratto dall’incrocio con via Kaolack alla rotonda di fronte all’ipermercato e al parcheggio della cabinovia per Pila (in percorso promiscuo con i pedoni), via Crétier (in percorso promiscuo con i pedoni su marciapiede), via Tour du Pailleron (in percorso promiscuo stradale/ciclabile), via Matteotti, via Cerlogne (entrambi in percorso promiscuo con i pedoni su marciapiede) e via Torre del Lebbroso (in parte percorso promiscuo con i pedoni su marciapiede, in parte percorso promiscuo con le auto in zona 30).
La lunghezza complessiva dei nuovi percorsi è di 3,2 km, pari a poco più del 20% dell’intera nuova rete ciclabile. Con i tratti che erano stati aperti a fine maggio “Vélo c’è Aosta” è ora completa per circa la metà dell’estensione complessiva di 15 km, cui si aggiungono gli 8 km già disponibili prima dell’avvio del progetto “Aosta in bicicletta”, per un totale di 23 km.
I tratti di via Binel, corso Lancieri d’Aosta, via Kaolack e via Dalla Chiesa consentono ora, in connessione con i tratti oggetto della precedente consegna, di collegare senza soluzione di continuità corso Battaglione Aosta (e quindi la zona del quartiere Cogne a Ovest e il centro cittadino attraverso Piazza della Repubblica a Est), con il percorso ciclo-pedonale lungo la Dora Baltea (“Vélodoire”) e con l’area della telecabina Aosta-Pila.
I tratti delle vie Torre del Lebbroso, Crétier, Tour du Pailleron, Matteotti e Cerlogne, invece, costituiscono le prime porzioni del percorso di valenza anche ricreativo-turistica lungo la cinta muraria romana.
Infine, i tratti di corso Ivrea e via Clavalité rappresentano la prima parte del futuro collegamento del centro cittadino – in particolare dell’area dell’Arco d’Augusto e del Ponte Romano – con il quartiere Dora.
Proseguono, nel frattempo, i lavori per la realizzazione e/o il completamento di ulteriori tratti della rete ciclabile.
Questa settimana i lavori si stanno concentrando in via Piccolo San Bernardo, in particolare nell’area in prossimità della rotonda con viale Conte Crotti,/via Monte Grivola/corso Battaglione Aosta/via Chambéry, e in via Dalla Chiesa (nella zona compresa tra la rotonda del parcheggio di fronte all’ipermercato e quella di via I Maggio/strada Pont Suaz).
Nel pomeriggio odierno, salvo imprevisti, inizieranno i lavori per raccordare viale Chabod con via Roma (salita della Consolata), mentre lunedì 4 settembre il cantiere interesserà il cavalcavia di corso Ivrea.
Aperti i primi sei tratti della ciclabile di Aosta
3 giugno 2023 – di Silvia Savoye
Da circa una settimana è fruibile il 25% dei 15 km della ciclabile di Aosta. L’ordinanza che disciplina l’utilizzo dei primi sei tratti consegnati (Piazza della Repubblica, dall’intersezione con via M. Solarolo (esclusa), all’intersezione con via M. Vodice; Via M. Vodice da Piazza della Repubblica, all’intersezione con via C. Battisti; Via C. Battisti; Via G. Elter; Via Lys nel tratto tra c.so Battaglione e via Chambery e C.so Battaglione) all’Amministrazione comunale è stata firmata il 24 maggio.
Nel pomeriggio di oggi la ciclabile del capoluogo regionale sarà al centro di un pomeriggio informativo in piazza Chanoux. Sarà presente un gazebo dove i cittadini potranno scoprire il nuovo servizio, mentre per i più piccoli è stato allestito un percorso dove verrà mostrato il corretto utilizzo di una ciclabile e il rispetto dei segnali stradali. Sempre con l’obiettivo di informare la cittadinanza verranno a breve predisposti delle clip video.
“E’ un’infrastruttura nuova – Aosta aveva qualche tratto di ciclabile, che forse non tutti conoscono, con questa rete copriamo il territorio cittadino – che ha delle regole, siamo nell’ambito del codice della strada, vanno rispettati i segnali, gli attraversamenti pedonali. – sottolinea Loris Sartore, Assessore comunale alla mobilità – Occorre per questo il massimo rispetto da parte di tutti: ciclisti, pedoni e automobilisti”.
Con l’estate è prevista la consegna di un ulteriore 30% della rete di ciclabile, mentre la conclusione dei lavori è in programma entro la fine del 2023. Dopo questo primo appuntamento informativo, un secondo si terrà a settembre, in occasione della giornata senza auto.
“Adesso ogni cittadino aostano ha 27 cm di pista ciclabile, dopo questo intervento ne avrà 70 cm a testa” evidenzia Corrado Cometto, assessore comunale ai lavori pubblici “Aosta andrà così fra i primi cinque capoluoghi di provincia”.
Bike sharing
In serata verrà invece conclusa l’installazione delle nuove 66 bici del servizio di Bike sharing, posizionate in 17 rastrelliere in dieci punti della città, in sostituzione delle precedenti, ormai vetuste. L’utilizzo gratuito sarà possibile, come in passato, con la chiave, da ritirare, per chi non l’avesse ancora, presso lo Sportello del Cittadino, dietro una cauzione di 5 euro.
57 risposte
Allora devo dire che la “ciclabile ” non la trovo così male, rimangono solo alcuni punti da migliorare, già fatto presente all’ assessore Sartori , della pericolosità degli attraversamenti ciclabili, poco visibili in qualsiasi ora della giornata ( esempio via Lexert) e dal comportamento degli utenti ( e qui l’amministrazione comunale non ha responsabilità) …..” ho visto cose che voi umani neanche immaginare…..” occorre sanzionare anche ciclisti e pedoni che si credono onnipotenti….
Scrive un utente ciclista ,automobilista e pedone.
P.S allo stato attuale ho il terrore di percorrere le vie cittadine in automobile
Buongiorno, concordo sulla sporcizia, e con particolare riferimento alle deiezioni degli animali, sia liquide che solide, sia bipedi che quadrupedi, consiglierei, vista l’abbondanza di fondi di questa Amministrazione comunale, di attuare il progetto, ahimè rimasto in fase teorica, avanzato da un altro primo cittadino italiano pochi anni orsono. Istituire l’anagrafe del d.n.a. di tutti gli animali di proprietà al fine di confrontare il d.n.a. delle porzioni cilindriche di sterco (n.d.r. definizione della Cassazione S.U.)) con quello censito in precedenza onde poter comminare una contravvenzione di 50 € a fronte di una spesa di 2000, mi parrebbe perfettamente in linea. In fervidis rotis ad metam non ad merdam!
…che poi, pensandoci, a me sta cosa della ciclabile mica mi dispiace… La bici non la userò mai, ma ho dovuto dimenticarmi della macchina e la cosa non mi ha pesato, dopo il trauma iniziale! Ma se TUTTO IL RESTO funzionasse e TUTTO intorno fosse perfetto e luccicante, allora mi dedicherei anche a una città ciclo/pedonale!!! Ma le strade sono disastrate, neanche fossero delle sterrate, la sporcizia è OVUNQUE (va bene che c’è sempre la gente maleducata e il vento, ma raccogliere, no?!!??)… La ciclabile, in una città triste come Aosta, avrebbe dovuto essere la ciliegina sulla torta! …
..e adesso che avete finito con sta tortura di ciclabile, gentilmente, provvedere a: pulire le zone verdi della città dalla sporcizia (UMANA!!) di anni … una lattina ha compiuto 2 anni oggi…(ma l’omino con la scopa/paletta/pinza non c’è più?? chiedo…); adibire nuove aree cani, possibilmente gestite da chi di competenza!! e possibilmente nella zona del centro, abbellire due delle piazze principali (Cattedrale e Roncas) con piante, fiori e verde, visto che ogni volta che iniziano a scavare da qualche parte, la prima cosa che salta sono le piante e il verde!… Chiudere i benedetti 1000 cantieri aperti e trovare altri parcheggi… Per ora, direi che è sufficiente. Grazie.
Avete deturpato Aosta e creato disagi a non finire.
Andate tutti a casa.
Alle prossime elezioni, solo la poltrona del vostro soggiorno! E sarà così sicuramente.
XD …
tanto ormai la bandiera gialla c’è…
Nell’oggetto dell’articolo scrivete: Al momento, il cronoprogramma è rispettato e il con il mese di aprile la ciclabile dovrebbe essere finta.
Concordo in pieno con il vostro pensiero…la ciclabile è FINTA. Perchè le vere ciclabili sono altre.
Chiaro che quelli che esultano x la ciclabile sono esaltati con molta poca sostanza. Probabilmente non hanno famiglia, non vivono in centro e sono dipendenti pubblici. Si via sindaco assessori e tutta quella accozzaglia di gente
Sia io e sia mia moglie la stiamo usando, la pista ciclabile, “per servizio” (lavoro, spesa, commissioni varie) e devo dire che, soprattutto laddove è “in sede propria” e nonostante a volte sia occupata da pedoni, i percorsi sono molto veloci e ho scoperto come sia molto più gradevole e comodo l’uso della bici, rispetto all’auto! Non c’è paragone (e si è anche meno arrabbiati). L’ho usata anche oggi, peraltro con una delle bici pubbliche in condivisione e ho veramente goduto di uno spostamento leggero e meno stressante. Il freddo? Credo sia solo questione di abitudine e di organizzazione: mia figlia ha fatto un Erasmus a Groningen e lì tutti vanno in bici, vecchi e giovani e con qualsiasi tempo (io ci sono capitato a gennaio in una settimana piovosa e anch’io mi sono visto costretto a spostarmi in bici mentre pioveva. Si può fare e del resto lo facevano anche persone over 70).
Guardati attorno quante auto ci sono a cercare parcheggi alle 7 di mattina e tu solo su sta ciclabile.. Sarai amico di qualche politico
…e tutti provenienti dalla collina o dai comuni limitrofi… Arrivano, occupano i parcheggi (se e quando ce ne sono) e dopo le 8 di sera, ad Aosta, puoi parcheggiare anche un camion di traverso che di parcheggi ce ne sono quanti ne vuoi! Questo in barba a chi vive ad Aosta, ci paga le tasse e semplicemente deve andare a fare la spesa grossa ma non può perché non ha un parcheggio… Al supermercato – e mi riferisco a quelli di Aosta ovviamente – caro Sig. Luca non si può andare con la bici e poi caricarla per portarsi la spesa a casa!!! Ormai è chiaro a tutti che non si prende la macchina per fare 200 mt.. (anche nessuno lo vieta!!), ci sono anche persone virtuose che però a volte hanno esigenza di accompagnare qualcuno, caricare e scaricare la spesa… e ne hanno tutto il diritto!!! E se si limita questo si rischia di ledere dei diritto che riguardano la libertà personale.. Oppure il Comune trova alternative anche per questo!…
Allora a gennaio tutti in bici con meno 5 . Nn ci sono scuse. Tutti compresi anche i signori che siedono in comune . Lasceranno la loro tesla in garage e via …..a pedalare
No, no… con il ghiaccio E’ VIETATO PEDALARE (vedi ordinanza).. Meglio la Tesla con parcheggio riservato in centro!
Ovviamente, ai quisque de populo i pedali, per i signori il risciò, magari elettrico altrimenti tocca pagare la bestia a due gambe che lo deve trainare. Per non parlare di quanto inquina un’unità carbonio…. bisogna disantropizzare!
Ok allora quest’ inverno non ci sono scuse eh !!! Tutti ma proprio tutti in bici con meno 5 ….nn importa ! Anche i signori del Comune con tanto di Tesla devono andarci !!
Ricordiamocene nel 2025 quando dovremo votare per la nuova amministrazione regionale… Ho letto da qualche parte che il Sindaco probabilmente non si ricandiderà, gliene saremmo tutti molto grati ( e per favore, signor Sindaco, si porti via anche i suoi Assessori…)
Non so quale senso possa trovare nello scrivere qualcosa qui, ma non si sa mai che qualche amministratore comunale la legga.
Sono un cittadino che si sposta in bici in Aosta da sempre, con qualcisasi meteo, e non sono più un ragazzino.
Questa ciclabile andrà valutata a fine dei lavori; da tecnico (mio mestiere) con una modesta conoscenza degli aspetti urbanistici, intuisco che i progettisti si siano prodigati a gestire le tante leggi che vincolano questa materia. Però il risultato appare più quello di un burocrate che di un tecnico: il primo si fa piegare dalle leggi, il secondo le usa; certo non è facile, ma è qui che assessori e sindaco possono intervenire. Dovrebbero.
Da cittadino mi sembra che sia stato fatto il possibile per non disturbare il traffico automobilistico, facendo inoltre il grave errore di mescolare ciclabile con pedoni: non a caso il progetto è stato citato come “worst practice” da una rivista specializzata.
Le città amministrate con maggior lungimiranza – no che sia facile farlo in Italia! – stanno togliendo parcheggi e traffico dal centro, dando al contempo spazi di parcheggio e collegamenti infrastrutturali (bus, ciclovie, ecc…) molto ben organizzati, ma verso la gronda cittadina: così incentivano davvero la mobilità sostenibile. Il parcheggio in centro andrebbe abolito (e qui mi tiro gli insulti di molti che non hanno provato a vivere una città organizzata diversamente. Prima di lamentarsi, bisogna provare a cambiare, altrimenti si resta fermi ad una qualità di vita ingiusta).
Questo intervento purtroppo non fa che esacerbare l’incapacità “della popolazione” di capire che se ho un negozio, un bar, una qualsiasi attività commerciale è preferibile avere spazio per persone e bici, piuttosto che 2 automobili parcheggiate davanti per ore.
A piedi vado più volentieri davanti ad un negozio che mi da spazio, una panchina, del verde, in antitesi con un luogo caotico dove trovo appunto auto accavallate, passaggi carrai e marciapiede occupati.
E’ un problema culturale che si può superare facendo cose sensate; questa ciclabile – ad oggi – non funziona ed i tratti aperti sono al limite del pericoloso e quasi impossibili da usare: la zona di p.zza Plouves e la tratta su via Torino sono improponibili. Manca un collegamento continuo e fruibile con asse Est-Ovest, Nord-Sud; nessuno farà davvero zig-zag nell’attuale configurazione della ciclabile. Anche a me viene da dire che lunghi tratti sono stati fatti dove ce n’era poco bisogno, e quelli dove servono sono un casino.
C’era un vecchio Piano Regolatore di Alex Fubini che proponeva cose mirabili. Peccato sia rimasto chiuso in un cassetto.
Restiamo a vedere come verrà finita. Fare il sindaco non è facile, questo è certo.
PS
Il taglio degli alberi su via Carducci è un insulto (anche) al buon senso: bastava schivarli avvicinando il passaggio di 3 metri verso le mura romane (non è un volume: è a filo prato), rispettando la storia della città e l’ambiente. Continuano a mancare alberi e a prolificare piazze roventi d’estate e gelide d’inverno. Amen.
A proposito di pista ciclabile ad Aosta, vorrei fare i complimenti per il nuovo tratto che porterà i ‘bikers’ da corso Ivrea direttamente sul cavalcavia a scorrimento veloce della statale che conduce verso Saint-Christophe. Tratto vivamente consigliato a chi vuole sfidare le auto in corsa! Ma io mi chiedo, caro sindaco Nuti e cari assessori Sartore e Cometto, ma cosa avete al posto del cervello?
… una ciclabile … XD
Comunque stanno davvero esagerando.. e prima o poi gli Aostani i forconi li impugneranno davvero!
Ma basta!
Ah, fantastico! Fatevi un giro in via Paravera (di fronte alla Cogne), se volete farvi due risate! Lungo la ferrovia, c’è il cartello e la segnaletica a terra che indica una ciclabile (ok!). Se si va verso il passaggio a livello (solo ciclabile), ad un certo punto si deve per forza tornare indietro perché le bici non possono attraversare il passaggio a livello… (ah, ok..). Se invece si va verso il piazzale della funivia per Pila, la ciclabile si interrompe per un attraversamento pedonale (…ok?…). XD…C’è qualcosa che non mi quadra!
Altra cosa: il piazzale della funivia (è risaputo) è tendenzialmente utilizzato da “abusivi” perché è un parcheggio privato… però il nostro comune cosa fa?? Installa proprio lì vicino, un servizio di Bike sharing, come a dire: “una volta lasciata la macchina qui (??) potete utilizzare la fichissima bici rossa del Comune!!!” – peccato che in quel piazzale non si potrebbe parcheggiare!!! Ops! E concludo, lungo la Cogne, verso il passaggio a livello c’è un mega parcheggio esclusivo per i soli dipendenti regionali (??)- lo sapevate???
Spero sia ironia…
Quello che fa veramente specie di questa Amministrazione di pifferai magici (che tanto manco vivono in centro e ci arrivano con la macchina, udite udite!!) è come possa essere difficile conciliare una ciclabile con il verde (esistente) urbano. Tagliano 3 pioppi ultra cinquantenari per far passare una ciclabile e deturpare una zona verde che era meravigliosa. E asfaltano… Sì, cari, perché “Viva viva l’ecologia!!” ma la ciclabile è ASFALTO!!!! E dove c’era già una strada, pazienza, ma dove c’era il verde???…. “ora c’è…una cicla-a-a-a-a-bile!”…???
In centro viviamo tra schiamazzi, cori da stadio, discoteche improvvisate, parcheggi abusivi, urinatoi a cielo aperto, spazzatura… un centro piccolo che potrebbe essere una perla, ma il comune e quindi la polizia municipale se ne fregano… continuano a organizzare eventi senza logica, provi di ogni connotazione culturale, molto spesso solo rumore, grida e ciclabili … durante i quali sfoggia la polizia municipale che evita accuratamente di fare qualsiasi altra azione preventiva di ordine pubblico. Se arrivano, arrivano perché chiamati…e non fanno nulla. un degrado culturale. C e da chiedersi da chi arrivi l ordine di abbozzare, adottare tolleranza, chiudere un occhio o forse due…
TOP!
a Zurigo dove vivo si sono ricavati spazi per le bici senza impiantare delle piste ciclabili cosi’ invasive… bastava dipingere sull’asfalto delle striscie di larghezza 1 metro, e costava infinitamente meno.
è persino un imbarazzo per noi ciclisti, ora ci sentiamo odiati dagli automobilisti .
Poi comunque i valdostani sono talmente dipendenti dall’auto che per abituarli a prendere la bici sara’ davvero dura. Forse solo quando dovrenno scegliere fra il pane e la benzina, ma credo che molti sceglieranno la benzina.
E chissà come mai siamo così dipendenti dall’auto! Ci piace così tanto pagare la benzina più di 2 euro al litro. Siamo dei veri drogati del motore a scoppio e dei veicoli a 4 ruote non possiamo farne a meno. Siamo tutti idioti insomma. Non lavoriamo tutti a 5 minuti in bici da casa!
Ahahahah, giusto!
Questo Sindaco è indubbiamente una persona seria e culturalmente preparata, oltre che un fine oratore, ma solo io lo percepisco un pò freddo e distante dalla comunità che amministra? Nell’immaginario collettivo (e non solo immaginario) il Sindaco è vicino ai cittadini per provenienza o almeno per senso di appartenenza ,per dirla in poche parole è uno di loro. Invece io questa appartenenza e vicinanza proprio non riesco a sentirla, sarà perchè lui e la Giunta tendono a starsene un pò arroccati nelle segrete stanze e a non condividere la quotidianità con i residenti, da cui magari potrebbero ascoltare direttamente lodi e lagnanze. Aosta non è Torino nè Milano, quindi il rapporto con la gente non è così complicato, per favore signor Sindaco e signori Assessori, scendete per le strade che la vera vita ( e i veri problemi) la trovate lì, ve ne saremmo tutti molto grati.
Bravo!
Per scendere in piazza e ascoltare, occorre innanzitutto non essere spocchiosi e arroganti. Qualità (sic!) che invece si riscontrano ogni giorno all’Hotel de Ville. Per la Giunta Nuti – e in primis per il filosofo Gianni Nuti – i cittadini aostani vanno formati ed educati. Peccato soltanto che questo avveniva (e avviene tuttora) nella Repubblica Popolare Cinese!
Tutti in bici…allegramente… con il vento e con la pioggia, a 30 gradi e a meno 10, con i bambini in spalla, le borse della spesa nel cestello e il cane che segue di corsa…quando devi timbrare alle 8.00 e quando esci a dicembre alle 20.00 (dall’ufficio o dalla palestra)… quando sei anziano o malato o semplicemente acciaccato … se abiti in centro ma anche se arrivi dalla collina ..o da Valgrisenche… In fondo si tratta solo di organizzarsi! e pazienza per i pioppi…
Se l obiettivo è ridurre il numero di macchine in città siamo apposto, ci sveglieremo alle 4 per partire dalle vallate e dai comuni vicini per raggiungere il centro alle 9 in bici. O comprare una macchina dove la bici entra, parcheggiare a Gressan e raggiungere Aosta in bici da lì. Ci tocca metterci in forma ragazzi. Oramai i parcheggi rimasti sono occupati esclusivamente da chi vive in centro e non ha un posto auto privato o un garage. Ah che bello non vivere più ad Aosta, la migliore scelta che io abbia mai fatto! Manca solo cambiare lavoro e abbandonare per sempre questo comune “pieno di servizi”.
Pericolosissima, progettate male e in fretta in perfetto stile italiano. Forse era meglio occuparsi dei sempre più frequenti incidenti stradali, perdono investiti…tutti bravi a piagnucolare dopo. Ora aspettiamo incidenti sulla ciclabile, ma tanto chi non vuol vedere non vede. Continuino pure a fare della città un luna park, con rumore eventi accozzaglia l uno sulla altro, portare partite di calcio e concerti in piazza. Sconcerto e ribrezzo. Perplessità da parte di quei valdostani educati e acculturati che vedono la propria città trasformata in un baraccone chiassoso
il caro Stefano che scrive “usate la bici fa bene alla salute ” dandoci lezioni, probabilmente parla dall’ alto della sua abitazione in centro , forse non è disabile , o anziano o forse non deve fare la spesa ( probabilmente lui va al ristorante ) , forse non vede le aiuole piene di erbacce ai lati ciclabile che servono solo per i bisogni dei cani . Forse è un privilegiato. Forse
Un disastro, ciclabile ed eventi a caso programmati per dare il contentino e non occuparsi delle vere priorità: sicurezza, decoro urbano, rispetto delle norme ( vedi parcheggi abusivi con benestare della polizia municipale vedi musica ad alto volume ogni settimana in pieno centro vedi stradine minori ad uso urinatoio, cura di strade e marciapiedi, accesso disabili – peraltro dovrebbe essere garantito ma provate a farvi in giro tra biche, auto che bloccano i passaggi) sembrea che in comune sono presi a fare contenti certi commercianti. Un disastro e una vergogna
Credimi, cambia città vai nei paesi , vivi meglio te lo posso confermare. I servizi di Aosta sono oramai quelli di un qualsiasi comune limitrofo.
Ah.. per la ciclabile si possono abbattere.. per le sedie a rotelle no!! 🤔🤔🤔🤔
Dall’autunno non la userà più nessuno …parcheggeremo lì! 😉
Sì perché nelle altre stagioni viene usata.. 😂😂
“Please, contattare il Sig. Sindaco tramite “consultazioni online”… XD… La ciclabile, progettata in tutto segreto in pieno lockdown (maggio 2020, i miei complimenti!) è stata solo una scusa per assicurarsi i contributi EU, altrimenti andavano persi. Al posto di sistemare le strade e marciapiedi che neanche al 3° mondo!
Il lamento è arte quanti artisti in questa rubrica. Utilizzate la bici, fa bene al corpo, all’ anima e soprattutto al cervello
Allora che paghino anche loro il “bollo” e perché no l’assicurazione 😉 ah già i promotori di questa opera d’arte che siano i primi a dare buon esempio, regione e comune (via i parcheggi a loro destinati gratuitamente) 🤷🏻♂️
Dillo a chi vive fuori Aosta e lavora in centro, e che non troverà più un posto auto che la bici fa bene all anima.
Tu dovresti usare di più l’educazione ed il rispetto per le idee altrui, ma capisco che trattasi di sentimenti che non caratterizzano certi ambienti culturali dove si respira solo l’aria fina degli 8000. In quanto al fare bene al corpo ed all’anima ricorda tanto certe ideologie che predicavano la rieducazione del popolo…
Immaginate un aostano, tra i 60 e gli 80 anni, scendere dalla collina , in inverno, in bicicletta …
Che genialità!
“da 27 cm a 70 cm a testa di ciclabile, Aosta andrà così fra i primi cinque capoluoghi di provincia”.
Ecco il vero errore! riportare tutto a dati statistici (e come al solito autocelebrativi) invece di riflettere se la nostra città si fosse prestata a questo genere di scempio, tra furti di parcheggio e rapine da strisce blu!
Non avete pensato che Aosta non è solo dei cittadini ma anche di tutti gli abitanti dei paesi limitrofi!
Quando scendiamo dove parcheggiamo??
Non appena arriverà l’autunno gireremo in continuazione alla ricerca di un parcheggio maledicendo la vostra inutile ciclabile deserta!
provato ad usarl, praticamente IMPOSSIBILE nella maggioranza dei casi (via Lys, via monte solarolo, corso ivrea, via paravera, piazza della repubblica) costantemente invase da pedoni che viaggiano in fila per 2 o 3 o 4 impedendo il passaggio e se gli suoni ti mandano affannnn…
Corso lanceri è stata progettata dopo una cena a base di polenta e asino è tutta un su e giu quando sarebbe bastato lasciare il marciapiede e creare una ciclabile separata dalla carreggiata con una bordura
le ciclabili possono funzionare solo se fisicamente separate dal transito pedonale
mille volte essere in mezzo alle macchine che tra i pedoni
L’amministrazione aostana, così brava a fare propaganda e a farsi pubblicità, ci dia presto un resoconto sull’utilità e fruizione della pista ciclabile, e magari anche del gradimento dei cittadini, grazie.
Concordo pienamente 👍🏼👏🏼👏🏼👏🏼👏🏼
il problema è che ciclabile/pedonale diventa ciclabile e basta… e viceversa… Inizia e non sai dove finisce… ho già visto pedoni e ciclisti piuttosto confusi!!! Risultato: “tagliamo per il centro!” XD … Darsi all’ippica costava meno!!
Ma chi è quel genio che si è sognato di pensare il percorso della ciclabile? L’altro giorno ho voluto provarla, in numerosi punti incrocia degli attraversamenti stradali, sono pericolosissimi, soprattutto per i bambini! Aosta non è una città che si presta a una pista ciclabile ( se no ci avrebbero pensato anche i predecessori), la verità è che questa amministrazione, in particolare il Sindaco e alcuni Assessori, peccano di presunzione e vogliono piantare bandierine per poter dire “L’ho fatto io!”. E se proprio devono piantare qualcosa, che lo facessero con gli alberi come ci avevano promesso per avere i nostri voti!
Assessore Cometto, dia il buon esempio e “tenga la destra”…..se il buongiorno si vede dal mattino……
E quanti parcheggi in meno ha ora ogni cittadino valdostano? Considerando che solo nel tratto di Corso Battaglione ne sono stati tolti circa 25 per far posto non solo alla ciclabile (che viene utilizzata per lo più dai pedoni e non dai ciclisti) ma anche ad una rotonda senza senso.
Forse non è chiaro che l’obiettivo è aumentare il numero di ciclisti e quindi ridurre quello di automobilisti. Poi chiaro, bisogna vedere se questo nobile obiettivo sarà raggiunto, ma ogni tanto è necessario fare un passo verso il futuro (la mobilità sostenibile).
Fantastico, a quando la lavatrice a pedali, l’asciugatrice a pedali, il phon a pedali, e già che ci siamo perché non anche il fornello a pedali. Io vedo decerebrati con attrezzature in carbonio, kevlkar e titanio degne della Bastogne Liegi per andare a comprare il giornale… ma cosa credete, che produrre quei gioielli da 5/10.000 € non costi inquinamento? Andate a piedi per non dire di peggio! Confutatis maleddictis, flammis acribus adictis
…e dei SESSANTA auto in meno solo in Piazza Plouves ne vogliamo parlare?