Verde pubblico, Legambiente chiede al sindaco Rocco un incontro e un percorso condiviso

"Siamo preoccupati della gestione ordinaria degli alberi in città", scrive l'associazione. "È importante che il Comune di Aosta si doti quanto prima degli strumenti previsti: il censimento, il regolamento e il piano del verde".
Verde pubblico Aosta
Ambiente

“Alla luce di quello che vediamo da anni, insieme a vari cittadini che periodicamente ci contattano, siamo preoccupati della gestione ordinaria degli alberi in città: lo stesso vocabolo ‘gestione’ del verde andrebbe sostituito con un più rispettosocura’, poiché il verde è qualcosa di vivo e non un qualunque elemento inanimato di arredo urbano”.

Parole di Legambiente Valle d’Aosta che si rivolge, attraverso una lettera aperta, al sindaco di Aosta Raffaele Rocco.

L’associazione spiega: “Cosa ci fa storcere il naso di fronte ad una generica previsione di ‘potatura periodica’? Il fatto che gli alberi normalmente non dovrebbero necessitare di potature, le chiome servono per fornire energia e farli crescere armonici e robusti – si legge –. L’asportazione di tutte le fronde, al punto da potersi configurare come una capitozzatura mascherata ovvero, una potatura sbagliata, ndr.), è un’azione che costringe l’albero ad uno sforzo continuo per ricrearsi le condizioni necessarie alla vita, alla fotosintesi clorofilliana e all’assorbimento della CO2 che tanto fa bene anche a noi cittadini”.

“Credendo di far bene, di alleggerire, di prevenire (ma la scienza dell’arboricoltura ha già sfatato queste credenze da tempo) si creano solo danni peggiori – scrive ancora Legambiente –. Cosa ne sarebbe del tiglio di Sant’Orso se gli si fossero applicati i principi utilizzati per i suoi sfortunati fratelli del Quartiere Cogne, ad esempio?”.

Non solo: “Certo, gli alberi vanno potati quando ci sono problemi strutturali certificati che non si possono risolvere altrimenti. Per questo è importante che il Comune di Aosta si doti quanto prima degli strumenti previsti dalla legge 10/2013 per la gestione del verde: il censimento, il regolamento e il piano del verde, in modo che le nuove piantumazioni siano fatte sulla base di criteri certi e scientifici – si legge ancora –. L’aggiornamento costante delle persone che si occupano ai vari livelli di questa delicata materia è requisito essenziale. Così come è essenziale che l’amministrazione investa per potenziare anche numericamente le risorse interne che seguono il settore del verde pubblico”.

“La ringraziamo per l’attenzione che vorrà dedicare, insieme all’amministrazione tutta, alla bellezza e alla salute del verde cittadino e degli alberi che sono protettori della nostra salute, prima difesa contro l’innalzamento delle temperature, e che vorremmo vedere pieni di vita e non solo trofeo come gli abeti esposti (pur ammettendo che la scenografia è veramente bella) in questi giorni intorno al mercatino di Natale”, dice ancora l’Associazione rivolgendosi direttamente al Primo cittadino.

Con una postilla: “Le preannunciamo inoltre che chiederemo a Lei e all’Assessore competente un incontro per parlare di questo tema e rilanciare la richiesta di un percorso condiviso, a partire dal censimento arboreo che ancora non è nella disponibilità dell’amministrazione cittadina”.

2 risposte

  1. Mi permetto di ricordare che c’è una legge tuttora disapplicata dalla città di Aosta, che prevede , per comuni come quello del capoluogo valdostano, la piantumazione di un nuovo albero per ogni nato.

  2. Sarebbe ora di affrontare il problema, che senso ha potare le piante in questa maniera, a volte al punto di farle morire , mi chiedo chi sono le persone che lavorano per queste ditte che hanno in appalto il verde! sicuramente gente improvvisata, con un odio verso tutto ciò che vegeta, ma il peggio è l’amministrazione comunale, che ignora quanto siano necessarie le piante per la città , ormai priva di verde.

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