In vista dei prossimi appuntamenti, anche elettorali, PossibileVdA lancia una campagna di “azione e di elaborazione comune per provare a sperimentare un modo di fare politica che, prima di ogni altra cosa, si mette in ascolto”. La campagna si concretizzerà, nei prossimi mesi, in una serie di banchetti e di incontri sul territorio supportati da un blog, da un account Twitter e da una pagina Facebook dedicata.
“Siamo convinti –scrivono gli esponenti locali di Possibile – anche perché ne facciamo parte, che, tra la gente valdostana, ci sia una ricchezza immensa di competenze, esperienze e idee per il futuro della nostra regione. Persone e idee che non aspettano altro che qualcuno gli faccia la fatidica domanda: Tu che ne pensi? Chiederemo, a chi incontreremo, cosa pensa del Casinò, di CVA, della legge elettorale, delle istituzioni e dei partiti valdostani, della sinistra e dell’autonomia. E altro ancora”.
L’obiettivo finale è di “contribuire così, a costruire un programma per la Sinistra valdostana e le forze progressiste, che non sia l’elaborazione di pochi in qualche stanza chiusa ma un processo collettivo e partecipato. Un programma che sia capace di guardare, nuovamente, davanti a noi”. In che modo? “Cercheremo di coinvolgere anche altre forze politiche e la società civile valdostana con uno sguardo a quello che succede nel paese e nel mondo”.
L’intera campagna è autofinanziata e realizzata con il supporto del volontariato e con mezzi informatici e logistici gratuiti. “Una campagna “artigianale” – conclude Possibile Vda – senza costosi siti e manifesti in carta patinata, e con l’ambizione di dimostrare che la politica si può fare anche così”.