A Courmayeur approvati due progetti di mitigazione del rischio valanghe

I progetti di fattibilità tecnico-economica sono stati approvati in Consiglio comunale. Il primo prevede un vallo di contenimento, con materiali naturali, per rallentare e stoccare le masse dei ghiacciai della Brenva e di Toula. Il secondo, la posa di "fermaneve" per la zona Marais.
Valanga Courmayeur
Comuni

Due progetti di prevenzione, a detta di tutti, necessari. Dal costo notevole e che, come tutti i progetti di fattibilità tecnico-economica, hanno una previsione di spesa senza copertura finanziaria. Con la speranza – anche perché ballano fondi Interreg France-Italia Alcotra Prevrisk –, che siano stanziati presto.

A discuterne, oggi, il Consiglio comunale di Courmayeur. Il primo, riguarda la realizzazione di un vallo contenimento per rallentare, e in seguito stoccare, le masse nevose di scorrimento dei ghiacciai della Brenva e di Toula. Con un sistema innovativo che prevede il riutilizzo di materiali naturali terrosi e lapidei, e gli esuberi di scavo.

In Aula, l’assessore con delega al Territorio Ephrem Truchet ha spiegato: “Il progetto prevedeva la sistemazione sulla Brenva di valli di contenimento realizzati in materiali naturali – ha detto –. Questo, oltre a rallentare e stoccare, permetterà la deviazione delle masse nevose delle valanghe, ma anche di ottimizzare le opere di sistemazione dei sentieri e delle aree rurali, utilizzando materiali lapidei locali e quelli di recupero, con il ripristino e la mitigazione grazie anche a specie vegetali autoctone, con un programma di interventi efficaci ma flessibili”.

O, per dirla con il sindaco Roberto Rota, “Lo studio è un po’ avveniristico, ma dovuto anche ai cambiamenti, dato che un tempo il ghiacciaio era più basso. Oggi servono dei ragionamenti per mettere in sicurezza la futura strada di accesso alla Val Vény, e questo potrebbe avere altri risvolti positivi come risolvere il problema di dove posizionare materiale che scende dalle frane”.

“Parliamo di una possibile zona di accumulo – ha aggiunto –, ma utilizzando i detriti in modo positivo, non riempiendo solo le aree. Il posizionamento delle barriere può far sì che le valanghe che scendono in inverno siano attutite, sia per quanto riguarda la neve ed il ghiaccio, sia per la part6 più leggera del soffio. Una volta anche le colate avevano tempi più lunghi. Ora, se non ogni anno, ogni due siamo soggetti a questi fenomeni ed è difficile trovare luoghi di stoccaggio”.

Il prezzo, dice lo stesso Rota “è importante e alto, ma recuperando i material in loco si abbassano i costi”. Infatti, il progetto di fattibilità parla di 8 milioni 24mila euro, che solo di lavori cuba a 5,3 milioni.

Progetto sul quale si astiene – un po’ obtorto collo – l’opposizione, come spiega Stefano Miserocchi, capogruppo di Esprit Courmayeur: “Ci asterremo solo perché abbiamo visto un progetto così grande, futuristico e che approccia in maniera palese la mitigazione dissesto, solo la settimana scorsa. Quindi, accogliamo il tutto con positività. Ma se volevate il nostro appoggio – dice rivolto alla Giunta –, potevate proporlo prima. Speriamo comunque che questi approcci mitighino i rischi del nostro territorio, così delicato”.

Un progetto per la zona Marais

A fare il paio, un altro progetto Interreg France-Italia Alcotra Prevrisk – sempre un Pfte –, o meglio una “azione pilota di gestione multirischio”, per la realizzazione di opere di protezione in zona Marais.

“L’Amministrazione comunale vuole proseguire con il lavoro sulla prevenzione delle valanghe anche zona Marais, dove ci sono due strade importanti – ha detto in Aula Truchet –. È un intervento diverso, attivo, localizzato in una zona di distacco valanghe del bacino del Marais, con la posa di elementi fermaneve con un ancoraggio con tipologia ad ombrello. Il costo è di 4,3 milioni, 2,8 dei quali di lavori”.

Progetto – anche qui i finanziamenti sono tutti ancora da stanziare – che invece convince la minoranza a votare a favore: “Confermiamo la positività dell’intervento di mitigazione in un’area che ha diversi problemi in inverno”, ha spiegato Miserocchi annunciando il voto favorevole che rende così l’atto approvato all’unanimità.

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