Con l’arrivo della stagione invernale, il comune di Ayas ha avviato una riorganizzazione dei parcheggi per rispondere ai problemi di sosta nelle aree più frequentate, introducendo tre nuove aree a pagamento a Barmasc, Champoluc e Frachey, in prossimità degli impianti di risalita. La decisione, frutto di una delibera approvata il 29 luglio scorso, è stata recentemente perfezionata dal Consiglio comunale che ha definito le tariffe in accordo con le amministrazioni di Gressoney-La-Trinité e Alagna. Questo consente l’attivazione di un abbonamento annuale valido in tutti e tre i comuni, favorendo una gestione coordinata delle aree di sosta.
Come spiegato dal sindaco Alex Brunod, sebbene le tariffe siano già state pubblicate sul sito comunale e teoricamente operative dal 1° dicembre, i parcheggi a pagamento entreranno in funzione soltanto dopo l’installazione dei parchimetri, attualmente non ancora posizionati. “Intensificheremo i controlli con l’aiuto dei Carabinieri per garantire il rispetto della nuova organizzazione”, ha dichiarato Brunod, sottolineando l’impegno a rendere efficace il nuovo sistema.
Le opinioni su questa novità sono contrastanti. Se da una parte alcuni residenti e turisti ritengono che i parcheggi a pagamento possano migliorare l’organizzazione e il flusso veicolare, altri criticano la scelta, definendola avventata, soprattutto per quanto riguarda le tariffe. Queste sono consultabili sul sito del comune di Ayas e prevedono una tariffa oraria di 2 euro, una giornaliera di 8 euro, un abbonamento mensile di 80 euro e uno annuale di 220 euro, che include anche l’accesso ai parcheggi di Gressoney-La-Trinité e Alagna.
Per i residenti e i dipendenti stagionali sono previste agevolazioni: l’abbonamento annuale ha un costo ridotto di 40 euro per i residenti e di 80 euro per i lavoratori stagionali.
5 risposte
Un consiglio per evitare di pagare 8 €. che mi sembra esagerato: si possono lasciare i veicoli privati prima di entrare a Champoluc in un parcheggio libero e sfruttare i bus gratuiti.
Non volendo per ragioni di marketing aumentare di 7, 8, 10 euro lo skipass si sono inventati questa furbata. Un po’ come il downsizing nei prodotti alimentari. Infatti alcuni produttori ed alcuni supermercati ora piangono per i ricavi in calo. Meditare.
turista che vuole risparmiare può andare a sciare nei piccoli comprensori: 100 € per 6 giorni! https://magic-skipass.skilife.ski/
Il turista, già tartassato dal costo del carburante, dell’autostrada, dello ski-pass, alla fine rinuncerà a consumare cibi e bevande presso i bar e i ristoranti/tavole calde locali. E magari in futuro sposterà la sua attenzione verso località turistiche più accoglienti e amichevoli.
Non si può pensare di continuare a mungere una mucca che non ha più latte, concetto che pare troppo difficile da capire per le piccole menti dei politici locali.
I primi ingressi agli impianti di sci sono sempre in aumento, evidentemente la mucca ha ancora latte