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Charvensod ha ricordato il partigiano Guido Saba a ottant’anni dalla sua fucilazione

La cerimonia ha avuto luogo a poche centinaia di metri dal luogo esatto della fucilazione di Guido Saba, all'epoca diciannovenne. Il 24 maggio i suoi resti verranno deposti nel Memoriale dei Caduti del cimitero di Charvensod.
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Una cerimonia intensa e partecipata. Così Charvensod ha ricordato Guido Saba, il partigiano fucilato dai fascisti esattamente ottant’anni fa, il 9 aprile 1945, in un prato sull’argine della Dora, oggi non più esistente. Saba, che pochi giorni prima, il 5 aprile, aveva compiuto 19 anni, era stato “processato” e giustiziato per essersi rifiutato di fornire informazioni su alcuni suoi compagni partigiani.

La cerimonia di commemorazione, alla presenza delle associazioni combattentistiche e d’arma e degli eredi di Saba, era in programma questa mattina in Place La Gaie Famille a Pont-Suaz, a poche centinaia di metri dal luogo dell’uccisione, dove è stato spostato il monumento per ricordare lui e Giorgio Elter, anch’egli ucciso a Pont-Suaz ma il 6 settembre 1944.

Dopo la deposizione di una corona e la benedizione da parte del parroco di Charvensod e Pollein, don Jean Claude Bizindavyi, l’attrice Silvia Pietta della compagnia teatrale Palinodie ha letto due brani scritti da Verdiana Vono e ispirati dai documenti dell’archivio storico dell’Anpi e dal fumetto “Il coraggio di vivere” di Alessio Fermanelli dedicato alla vita e alla morte di Saba e di Yves Pellissier, Louis Vazier e Joseph Donzel, Caduti di Charvensod uccisi dai fascisti.

Il Sindaco di Charvensod Ronny Borbey, sottolineando come la violenza sia un atto che nega la dignità dell’altro ed evidenziando lo straordinario atto di libertà di Saba, ha annunciato che il 24 maggio i resti del partigiano tsarvensolèn verranno deposti nel Memoriale dei Caduti del cimitero del paese, inaugurato lo scorso 30 novembre, così come quelli di Pellissier e Vazier, e che verranno poste delle targhe commemorative sulle tombe di famiglia dove riposano i Caduti Donzel e Maurice Lucianaz.

Alla cerimonia erano presenti anche gli allievi delle classi quarte e quinte dei plessi Adelline Lucianaz e Davide Mirko Viérin di Charvensod, che hanno potuto assistere alla testimonianza della grandezza e del coraggio di Guido Saba, invitati a mantenere viva la sua memoria tramite il rispetto degli altri ed il rifiuto della violenza.

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