Il Consiglio comunale di Châtillon ha approvato – nella seduta di ieri, 10 ottobre, e con il voto contrario della minoranza – il progetto di fattibilità tecnica ed economica sul primo stralcio dell’intervento di riqualificazione del centro storico del paese.
Ad illustrare l’intervento, in aula, l’architetto Simone Moggia. La riqualificazione partirebbe dall’uscita del casello autostradale e arriverebbe sino al ponte.
Gli interventi
L’intervento complessivo ha un preventivo stimato di 1 milione 750mila euro. ll primo stralcio ammonta a 441mila euro, con le necessarie “cautele” rispetto ai possibili aumenti di prezzo delle materie prime.
Nel dettaglio, il Consiglio ha individuato alcuni interventi migliorativi inderogabili. Tra questi, il posizionamento di segnaletica all’uscita dall’autostrada, piantumazione di alberi nel tratto uscita autostrada – rotatoria, l’ampliamento del diametro della rotatoria, la valorizzazione del bus terminal come porta della Valtournenche, l’abbellimento delle pareti cieche con verde verticale, il conferimento di personalità dei necessari connotati alle quattro piazze, l’abbellimento del porticato di ingresso della Biblioteca e valorizzazione del suo spazio esterno.
A questo si aggiungono il posizionamento dissuasori della sosta a scomparsa meccanico-manuale in acciaio inox, le installazioni con “alberi di fiori e alberi di luce” per camuffare le facciate non rinnovate, il posizionamento di sistemi di rallentamento del traffico in via De Tollen con la ripavimentazione in pietra almeno sino a piazza Volontari del Sangue e la ricostruzione del marciapiede, ma anche la riqualificazione dell’area gioco adiacente l’asilo, il posizionamento di nuovo arredo urbano e la creazione di un centro commerciale naturale caratterizzato da eventi con periodicità mediamente ravvicinata.
Non solo, tra i lavori si prevede la riduzione delle zone di parcheggio in via De Tollen (togliendo gli stalli in piazza Duc) e in tre posizioni lungo via Chanoux. Interventi sono stati suddivisi in otto stralci con gli ultimi due (l’ampliamento del parcheggio zona Bocciodromo e la valorizzazione della terrazza della Biblioteca) non economicamente quotati.
Le criticità
Le criticità principali emerse sono l’assenza di verde urbano, la qualità architettonica dei manufatti considerata scadente, la carenza di marciapiedi (dal casello alla rotonda), la mancata indicazione dell’inizio del centro storico, l’assenza di spazi di socializzazione, la sosta consentita lungo via Chanoux.
A questi si aggiungono la manutenzione della pavimentazione in pietra come quelle delle facciate lungo la via, l’usura e frammentarietà dell’arredo urbano e la scarsità di locali commerciali attivi.
Il dibattito in aula
Dai banchi dell’opposizione, il consigliere Riccardo Donazzan ha affermato come sia necessaria una visione, “perché questo intervento non sarebbe sufficiente né risolutivo e mancano tutti gli altri elementi di carattere sociale e promozionale”. Perplessità che fanno il paio con quelle sulle aree verdi, “visto che l’attuale Amministrazione ha ridotto quelle esistenti per le problematiche gestionali che comportano”.
Annunciando per la minoranza il voto contrario, la capogruppo Monique Personnettaz ha contestato le scelte che la maggioranza vuole adottare: “Il rilancio dovrebbe prevedere una programmazione d’insieme e un confronto con i commercianti e i proprietari degli edifici prospicienti il borgo. La realizzazione di nuove opere dovrebbe essere attuata solamente se la manutenzione delle attuali fosse ottimale. Consideriamo da irresponsabili affrontare una spesa così ingente in un periodo di difficoltà generale”.
Non la vede così il sindaco Camillo Dujany: “Questo progetto è organico e completo, sintetizza i difetti e le mancanze del nostro borgo. Predispone un cronoprogramma non solo temporale ma anche economico. Si tratta di un ottimo strumento di lavoro per questa e le amministrazioni successive. Ha detto bene l’architetto riferendosi al coraggio necessario per intraprendere un processo di rigenerazione urbana. Si tratta di un processo lunghissimo che coinvolge non soltanto l’Amministrazione pubblica ma anche i privati e le attività economiche”.
“Per questa ragione, oltre a questi interventi materiali l’assessore Rore è in contatto con Confcommercio per definire contratti di locazione concordati per il commercio – ha aggiunto il primo cittadino –, iniziativa che potrà incentivare l’inserimento di nuove attività commerciali. Il processo di rigenerazione urbana è lungo e complesso e ciò non ci deve spaventare poiché non ci potranno mai essere tutti gli ingredienti pronti contestualmente. Per questa ragione dobbiamo iniziare il processo quanto prima. Questo progetto ne è il primo importante tassello. Con rammarico constato che neppure la dialettica di due mesi sul tema sia riuscita a trasmettere una qualche responsabilità amministrativa”.