Courmayeur, al via l’analisi per un collegamento funiviario con le valli Ferret e Veny

Affidato a CSC l'incarico di predisporre uno studio preliminare di valutazione tecnico economica, nonché un’analisi costi benefici finalizzata alla valutazione globale dell’eventuale investimento.
Val Ferret
Comuni

L’ipotesi era emersa in Consiglio comunale nei mesi scorsi: un’ovovia per collegare il centro del paese alla Val Ferret. La Giunta di Courmayeur vuole ora sondarla e per questo ha affidato a CSC l’incarico di predisporre uno studio preliminare di valutazione tecnico economica, nonché un’analisi costi benefici finalizzata alla valutazione globale dell’eventuale investimento.

Nella delibera approvata nei giorni scorsi vengono richiamate le soluzioni inizialmente esplorate come il potenziamento del trasporto pubblico su gomma, che però “non risulta auspicabile al fine del decongestionamento stradale, della sostenibilità ambientale e della fluidità degli accessi” e un nuovo trasporto pubblico interrato su rotaia, che “comporterebbe un investimento finanziario particolarmente oneroso ed un impatto cantieristico parecchio significativo”.

Al contrario, secondo la Giunta comunale di Courmayeur il trasporto pubblico tramite impianto funiviario intervallivo “potrebbe fornire opportunità innovative e competitive in base ai recenti sistemi tecnologici presenti sul mercato, altresì utilizzati in ambito urbano, che permetterebbero un collegamento integrato tra il capoluogo di Courmayeur, la frazione di Dolonne, la zona di Pontal d’Entrèves, la partenza della Funivia Sky Way Monte Bianco e le Valli Veny e Ferret”.

Nel luglio scorso il sindaco Roberto Rota aveva spiegato così il progetto: “Io credo che il peggior servizio oggi in Valle d’Aosta, come qualità, sia l’ingresso in Val Ferret. Pensare di portare le persone con i pullman da 50 persone, vista la strada attuale, è impossibile. Servirebbero 50/60 corse. Soluzioni alternative, come una galleria, costerebbero oltre i 100 milioni. L’ovovia è l’unica che potrebbe funzionare, anche in un progetto misto che veda il coinvolgimento dei privati”.

Per la valutazione tecnico economica preliminare, la redazione di un documento generale con schema analisi costi benefici e per i vari sopralluoghi, Csc avrà a disposizione 23mila euro.

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