La nuova vita dell’ex villaggio minatori di Ollomont passa attraverso le forme di costruzione partecipata e l’impegno degli attuatori dell’ambizioso progetto “EstrArt”. L’iniziativa, presentata durante l’incontro dello scorso di venerdì 11 novembre, mira a recuperare i locali di frazione Les Rey trasformandoli in ricchezze patrimoniali di forte attrazione e ampio sviluppo eventualmente collegabili a eventi di richiamo culturale e artistico. La serata di condivisione e confronto è stata peraltro l’occasione di presentare al vasto pubblico riunitosi presso Maison Grimpe il correlato studio di fattibilità, finanziato dalla “Fondazione Compagnia di San Paolo” nell’ambito del bando “Next Generation We”.
![L’ex villaggio minatori di Ollomont](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2022/11/58677C25-B5B9-42E5-ACD1-BA5F95C51487-1024x768.jpeg)
Lo stato dell’arte dell’ex villaggio minatori
Elemento cardine dell’attualità del paese nonché zona intrisa di storia e radici nostrane, il villaggio si trova a oggi coinvolto in un importante processo di risistemazione e valorizzazione di peculiarità territoriali collegate al lavoro minerario: vanno in tal senso a inserirsi all’interno del progetto “MiMonVe” i lavori effettuati su Maison Grimpe e la foresteria del paese volti a un futuro inserimento della località all’interno del parco minerario della Valle d’Aosta.
“Sono i due fabbricati di dimensioni maggiori e di posizione migliore a soffrire loro malgrado di uno stato di abbandono e fatiscenza evidenti – ha spiegato il sindaco di Ollomont, David Vevey – Alcuni edifici dell’area hanno già potuto ricevere nuova vita e nuova destinazione ma, prossimamente, l’intera zona mineraria sarà oggetto di riqualificazione con creazione di uno spazio di accoglienza, di un parco avventura e della possibilità di visitare parte delle gallerie storiche”.
![Da sinistra Roberto Dini, Marcello Bagnasco, David Vevey e Federico Bagnasco](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2022/11/50005D7F-E7A2-4EAE-BF54-39F324A644FB-1024x768.jpeg)
Il progetto
Gli esperti attualmente al lavoro sul progetto ‘EstrArt” ipotizzano di avviare una ristrutturazione quanto più possibile conservativa delle condizioni dei plessi oggetto di intervento, rinnovati internamente e arricchiti esternamente da un apposito spazio destinato a ospitare eventi estivi all’aria aperta.
“Si tratta di strutture ampie di due piani ciascuna e importanti sviluppi in lunghezza, che, oltre alle iniziative già in essere, agevoleranno inedite progettualità diffuse – ha dichiarato Roberto Dini del dipartimento di Architettura e design del Politecnico di Torino -. Mentre l’ala principale sarà dedicata ad attività quali concerti, spettacoli, residenze artistiche per ritiri e soggiorni prolungati a medio e lungo termine e spazi di co-working a servizio della comunità, l’ala secondaria avrà una natura più ricettiva con camere e punto ristoro”.
![L’incontro](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2022/11/C9F41A2B-27AB-40AA-AE35-446955C3172C-1024x768.jpeg)
Costruzione collettiva
Una delle peculiarità di “EstrArt” è proprio quella di volersi riferire nella concretizzazione delle proprie idee non soltanto ai pareri di esperti e tecnici del settore bensì anche alle suggestioni e alle indicazioni di amministratori comunali, residenti locali ed eventuali operatori potenzialmente coinvolti o avvantaggiati dell’iniziativa.
“È quantomai necessario riuscire ad approdare a una forma turistica destagionalizzata e concentrata su spazi temporali maggiormente vasti che renda tali strutture comunali motori di sviluppo di una località che, come Ollomont, rappresenta una zona montana e periferica e al contempo centrale e cittadina – ha commentato Marcello Bagnasco dell’associazione “Combin en Arts Aps” -. Grazie alla creazione di spazi culturali e di servizio polivalenti dedicati ala popolazione, saremmo proficuamente in grado di richiamare risorse e persone dall’esterno in un clima di sensibilità turistica sempre più estesa”.
![Il pubblico presente](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2022/11/7453A518-F04B-48FE-A810-AC999CE10535-1024x768.jpeg)
Le finalità dell’ex villaggio minatori
Forte del successo di alcune altre esperienze similari e pertanto già assodate proposte tra Italia, Francia e Svizzera, il progetto “EstrArt” si ricollega alle manifestazioni a sfondo culturale nel tempo ospitate a Ollomont: tra di esse, forte attrazione e apprezzamento ha riscontrato il festival estivo “Combin en musique”, che in collaborazione con cooperative e attori locali, ha saputo generare un proficuo e inedito rapporto tra musica e territorio.
“Identificando la cultura nel senso più ampio del termine, vorremmo spaziare su di una polivalenza che guardi ad attività differenti quali performance, esposizioni, escursioni, sport, divulgazione e ricerca e inclusione sociale – ha proseguito Federico Bagnasco -. Ciò sarà possibile soltanto arrivando a generare un network culturale e artistico cooperativo composto da molteplici attori, ciascuno dotato di diversi interessi e diverse competenze che possono essere messi in gioco creando così sinergia”.
![Da sinistra Federico Bagnasco, Marcello Bagnasco, David Vevey e Roberto Dini](https://aostasera.it/wp-content/uploads/2022/11/59A0F8CC-6DEE-4371-94ED-112EA487084F-1024x768.jpeg)
I prossimi incontri
Se durante il mese di dicembre verrà proposto a tutti coloro che non hanno avuto modo di presenziare direttamente un ulteriore incontro via “Zoom”, i prossimi appuntamenti di confronto con popolazione e attori interessati sono programmati per mercoledì 4 gennaio 2023 e venerdì 3 marzo 2023.