Il Consiglio comunale di Aosta approva l’aumento delle indennità. L’opposizione alza gli scudi

L'aumento del 20 per cento delle indennità di funzione prevista dalla legge regionale - partendo dal Sindaco per scalare al resto del Consiglio - è stato approvato a maggioranza. Protesta l'opposizione, contraria al provvedimento.
Il Consiglio comunale di Aosta 2025/2030
Comuni

Dopo l’inizio interlocutorio, studiandosi un po’, non mancano le scintille. Arrivate già nel primo Consiglio comunale di Aosta post elettorale.

Galeotta, la delibera di Giunta che con la quale l’Assemblea – si legge nel provvedimento – “intende avvalersi della facoltà di incrementare l’indennità mensile lorda di funzione del Sindaco (nel limite massimo del 20 per cento e, conseguentemente, di tutte le indennità degli amministratori comunali determinate dalla legge in misura percentuale rispetto all’indennità di funzione del Sindaco stesso”.

Ergo, in ossequio alla possibilità data dalla legge regionale 4 del 2015, aumentare gli emolumenti degli eletti del 20 per cento, partendo dal Primo cittadino e, progressivamente, a scalare per tutti.

In aula, il sindaco stesso Raffaele Rocco spiega: “È una scelta. Riteniamo che questo Consiglio e chi lo compone debba gestire il capoluogo della Regione e questo non è un passatempo part-time ma comporta responsabilità gravose 24 ore su 24. I consiglieri comunali non sono solo presenti in aula e nelle Commissioni, ma lo sono anche sul territorio, a raccogliere le istanze della cittadinanza. Crediamo che agli impegni debba corrispondere una giusta remunerazione che compensi responsabilità e impegno”.

Il sindaco di Aosta Raffaele Rocco
Il sindaco di Aosta Raffaele Rocco

Tutto bene? No, affatto. Dai banchi dell’opposizione è Giovanni Girardini ad aprire il fuco di fila delle critiche: “Al momento, il Sindaco ha compenso di 5.610 lordi più 1.200 di diaria. Con l’aumento andrebbe ad un totale di oltre 8mila euro. Credo che la gente ne abbia le scatole piene di sentire numeri proclamati e guadagnati da chi, in campagna elettorale, si guarda bene da fare questi discorsi”.

Non solo: “Nel 2021, questa Amministrazione ha ritoccato l’addizionale Irpef perché mancavano fondi per gestire la città. Ma chi vogliamo prendere in giro? Potremmo discutere questo aumento se tornassimo indietro sull’addizionale. Non si può tacere di fronte a questa cosa. Con 8.170 euro lordi non so quanta gente vive e quanta gente debba spaccarsi la schiena per pagare la bolletta. Mi vergogno, francamente, che nel primo giorno di Consiglio si prenda in giro la cittadinanza aumentandosi i compensi”.

Giovanni Girardini, capogruppo de La Renaissance
Giovanni Girardini, capogruppo de La Renaissance

Aria che non cambia spostandosi dai banchi dell’Alleanza Verdi Sinistra. Qui, la consigliera Katya Foletto si dice “Nettamente contraria a questa delibera”, dal momento che “ci troviamo in contesto economico molto difficile, dove la povertà continua ad aumentare e le difficoltà delle famiglie sono sotto gli occhi di tutti. È necessario considerare quanto sia realmente necessario l’aumento dei costi degli stipendi di amministratori e amministratrici”.

All’attacco anche Sylvie Spirli (Lega): “Questa mattina abbiamo parlato di riavvicinare le persone alla politica. Credo che un aumento del 20 per cento degli emolumenti non sia sicuramente bel segnale per riavvicinare i cittadini alle istituzioni. Capisco che si parli di ruoli che pretendono impegno, passione e tanta energia. E spesso abbiamo rinunciato ai nostri hobby e al tempo libero per occuparci del bene comune. Ma quando abbiamo deciso di candidarci sapevamo a cosa saremmo andati incontro. Voterò contro, sperando che su questa delibera, il prossimo anno, qualcuno si ricreda. Nella scorsa consiliatura ho spesso attaccato alcuni provvedimenti della maggioranza, ma ho apprezzato che siano sempre stati mantenuti gli emolumenti, nonostante la possibilità di alzarli”.

Cambiando partito, non cambiano le critiche: “In 18 pagine di indirizzi di governo non si è parlato di questo aumento – dice Giuseppe Manuel Cipollone, FdI –. Si parlava di vicinanza e ascolto mentre la prima cosa che fa questa Giunta è alzarsi lo stipendio. Fratelli d’Italia è contro perché è sbagliato farlo”.

L'opposizione in Consiglio comunale ad Aosta
L’opposizione in Consiglio comunale ad Aosta

Idem per Sonia Furci, che spiega: “Mi sembra assurdo votare un aumento dell’indennità di carica per ‘dignità di ruolo’. Siamo seduti qui perché scelti dal popolo”. Invece, Christian Chuc, dice che “anche noi di Forza Italia sembra inopportuno, già dal primo Consiglio, aumentare gli stipendi. Poi non ci si può lamentare di questo distacco dalla politica”.

In chiusura, Rocco ribatte: “L’aumento previsto dalla legge regionale è per tutti, in primis per i consiglieri. A nostro modesto parere oggi l’indennità non dà atto neanche del ruolo del consigliere. Ipocrisia e demagogia sono all’ordine del giorno e si può dire tutto, come se questo aumento non consentisse di combattere la povertà. Ma non è questo l’oggetto”.

“Anni fa – dice rivolgendosi all’opposizione –, molti di voi sostenevano quanto sostengo io. Certo, si può cambiare. L’indennità è ferma da un pezzo e, visto che la legge lo consente, la dignità e il ruolo dei consiglieri meritano di essere riconosciuti. Poi, ognuno può pensarla come vuole”.

Con un finale duplice: l’approvazione a maggioranza della delibera con 18 voti a favore, otto contrari e un astenuto, da una parte. Dall’altra gli applausi scroscianti e sarcastici dell’opposizione.

2 risposte

  1. Non ho mai commentato nulla, ma questo me lo avete proprio “strappato dalle mani”.In un momento in cui Aosta e la Valle d’Aosta affrontano problemi reali — dal caro vita che mette in difficoltà famiglie e imprese, ai servizi pubblici che arrancano e ai continui sprechi delle risorse pubbliche — la priorità del Consiglio è quella di aumentarsi le indennità del 20%. Una scelta che suona come una provocazione ai cittadini, più che un atto di buona amministrazione. Invece di dare l’esempio con sobrietà e responsabilità, si preferisce alimentare la distanza tra politica e realtà quotidiana. Complimenti!
    È incredibile come per i cittadini non ci siano mai risorse, ma quando si tratta di alzarsi lo stipendio, la rapidità non manca mai.
    E, guarda caso, queste ‘manovre’ non compaiono mai nei programmi elettorali o nelle promesse da campagna…
    Questo aumento doveva essere l’ultimo dei problemi, non il primo pensiero di chi dovrebbe rappresentare i valdostani.

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