Un anno e mezzo fa era un’ipotesi. Oggi, qualcosa si muove per la realizzazione di un forno crematorio per gli animali d’affezione ad Aosta.
A chiederlo, in Consiglio comunale, è Cristina Dattola dai banchi de La Renaissance. Questione non nuova per lei, anzi: “Ho portato questo tema in aula molte volte – ha detto –. Gli animali da compagnia esistono e hanno dei diritti. E credo fermamente che questa Amministrazione debba dare loro la giusta attenzione. Mi auguro, per l’ennesima volta, che si mettano in campo tutti gli strumenti opportuni per arrivare a realizzare un forno crematorio per gli animali di affezione, mentre da parte della gente c’è anche la volontà di avere un luogo in cui poterli seppellire e andare a trovarli. Magari dove spargere le ceneri, come un Parco dei ricordi”.
L’apertura fatta dall’Amministrazione nel marzo 2023 – che segue l’iniziativa privata del 2017, quando la realizzazione di un centro di cremazione a Saint-Christophe sembrava ormai cosa fatta – è ora più di un’apertura tout court.
“Comunico, ma credo che abbiate la documentazione, che il progetto di realizzazione del forno crematorio è stato incluso negli obiettivi di Aps per il prossimo triennio – ha risposto il sindaco di Aosta Gianni Nuti –. Tecnici e dirigenti responsabili degli Uffici hanno già seguito un corso dedicato sulla materia e per fare un’analisi che individui l’area, per poter così ipotizzare un impianto a partire dalle proprietà comunali e tenendo conto dei requisiti ambientali e dei regolamenti in ambito di polizia mortuaria”.
Non solo: “Sono già stati fatti alcuni sopralluoghi nelle città dove tali attività già esistono – ha proseguito il Primo cittadino –, e l’Aps ci sta lavorando con gli Uffici comunali. A questo seguirà un business plan sulla sostenibilità economica di un progetto del genere in Valle d’Aosta, un’analisi di mercato, la stima dei costi di gestione, la proiezione dei ricavi e di ritorno sull’investimento. Poi, seguirà la procedura di gara per realizzare l’opera e per gestire l’impianto”.