Mille parole di uso quotidiano, proverbi, modi di dire e brevi filastrocche nel patois di Champdepraz tradotti in italiano e in francese, raccolti in un dizionario colorato e illustrato.
“E’ un’idea che avevamo già da qualche tempo ed è stata condivisa con la Commissione Biblioteca” spiega l’Assessore Marco Dauguin.
Hône è stato il precursore, ed è al vicino comune che Champdepraz si è appoggiato. L’amministrazione comunale aveva realizzato due dizionari di patois: uno grande e completo e uno più piccolo per ragazzi illustrato. Champdepraz ha preso spunto da quest’ultimo. “Un mini dizionario di 1000 parole ci sembrava il formato ideale” giustifica Dauguin “fare un super dizionario non ci sembrava alla nostra portata”.
Visto lo stampo vivace e variopinto del volume, si intende coinvolgere nel progetto i bambini, con i loro disegni, e qualche figura che si occupi del lato grafico e illustrativo. “Cerchiamo di creare qualcosa di interessante e di coinvolgere un po’ tutti,” continua l’assessore. L’iniziativa rappresenta una spinta a valorizzare il dialetto e le tradizioni di Champdepraz, dove, come in tutti i comuni, “ormai il patois viene usato sempre meno”.
E’ un progetto affascinante, ma l’assessore precisa: “Noi contiamo sui volontari. Abbiamo già qualcuno su cui possiamo contare che conosce bene il patois, ma vogliamo coinvolgere il più possibile diverse persone. Non ci mettiamo a farlo da soli, vorremmo avere un gruppo che ci tiene a realizzare questa opera”. Gli interessati ad aderire devono contattare la Biblioteca entro martedì 15 febbraio. Le competenze cercate spaziano, basta sapere il patois di Champdepraz e avere piacere di lavorare in gruppo. “Servono diverse attitudini e la voglia di collaborare innanzitutto” riassume Dauguin. “Noi ci proviamo, speriamo in bene. Comunque faremo di tutto per riuscire in questa attività”.
Questo mini dizionario è il progetto di partenza, poi “uno sviluppo interessante” che si immagina è quello di creare un’applicazione coordinata al dizionario, in cui si potrebbero inserire gli stessi disegni associati alle parole e alle relative traduzioni. “Se troviamo qualche ragazzo che abbia voglia di svilupparla lo faremo insieme a lui” aggiunge l’assessore.
Il dizionario è pensato per essere fruibile soprattutto agli abitanti e ai cittadini del comune; una volta stampato si intende distribuirlo nelle scuole.