Il “caso” di ieri – la mancata approvazione della modifica dello statuto comunale che recepisce la legge regionale che prevede l’aumento di un Assessore in Giunta – è tornato in Consiglio comunale.
Ed i toni, al netto di quanto avvenuto – con l’approvazione saltata perché è mancato il “sì” dei due terzi dell’aula di piazza Chanoux, tra le assenze in maggioranza ed il voto contrario dell’ormai separato in casa Diego Foti –, non sono stati concilianti.
Non sono andate già al primo cittadino di Aosta Gianni Nuti i commenti del post voto. Per niente. Prima delle interrogazioni, il Sindaco si prenota per una comunicazione all’Aula: “Vorrei rispondere pubblicamente alle provocazioni diffuse a mezzo stampa dopo la delibera di ieri. Ed in questi mesi qualche sassolino dalle scarpe me lo voglio togliere”.
“Ho iniziato questa avventura per provare a dare un’idea di politica che non muovesse i suoi passi attorno all’aggressività o alle forme di contrapposizione nette e muscolose – ha detto Nuti –. Abbiamo sempre adottato uno stile e l’abbiamo portato avanti senza cedimenti. Anche in campagna elettorale, da noi non c’è mai stata una voce fuori luogo, mai un modo di trattare l’avversario con sfrontatezza. Questo, nonostante le accuse mal riposte”.
Nel merito, il Sindaco di Aosta aggiunge: “Quella delibera avrebbe dovuta essere votata da tutti. Era una presa d’atto e le regole del gioco sono queste – dice rivolgendosi ai banchi dell’opposizione –. Se non vi vanno bene volete sovvertirle, ignorarle o strumentalizzarle come è stato fatto. Infatti, il consigliere Giordano, vista la sua esperienza e competenza, ha votato a favore”.
Poi, il mirino mette a fuoco il bersaglio. E Nuti si rivolge alla consigliera leghista Spirli: “La sua dichiarazione sul fatto che io pensi alle poltrone è volgare, provocatoria e menzognera e fa male alla politica. È un modo di fare che non fa altro che aiutare questa democrazia a distruggersi e ad arrivare ad un totalitarismo in cui volete fare i protagonisti. Volete manipolare la popolazione, non farla crescere con voi”.
Non solo: “Avete detto che sono stato scaricato, come un pacco postale, ma io non sono uno da scaricare – ha aggiunto Nuti –. Sono un essere umano, per quanto limitato. E non mi si scarica. Eventualmente, apro e chiudo un’esperienza. Così come tutte le persone che si dedicano, in una parte della loro vita e generosamente, alla cosa pubblica. Questo è un modo di pensare la politica. Il vostro è brutto e, in qualche modo, anche vomitevole”.
La replica di Spirli
La replica di Sylvie Spirli (Lega), per “fatto personale”, non tarda ad arrivare: “Siamo in un’aula consiliare, se il Sindaco ha trovato doveroso rispondere è comprensibile – ha detto –. E anche farlo con toni accesi, perché è giustamente adirato come lo sono stata più volte io stessa in questa consiliatura. Fa parte dell’essere umano”.
Ma le parole concilianti finiscono qui: “Sul voto di ieri, nel dichiarare l’astensione come già fatto in quarta Commissione, ho evidenziato che era un atto dovuto – ha aggiunto la consigliera di opposizione –. Ma per coerenza con quanto fatto ed espresso da mio gruppo in Consiglio Valle abbiamo ritenuto di astenerci. Ma il fatto che non abbiate ottenuto la maggioranza qualificata dei due terzi non è colpa mia, del mio gruppo o dell’opposizione. Magari, la prossima volta, invece di votare delibere così importanti considerate di avere i numeri a sufficienza, visto che in quest’aula siete venti a nove”.
La modifica sull’aumento degli Assessori non è passata nel Consiglio di Aosta
28 maggio

La delibera presentata dalla Giunta, e discussa la settimana scorsa in quarta Commissione, avrebbe dovuto essere una “presa d’atto”. Semplice, in teoria: una modifica allo Statuto del Comune di Aosta per recepire la legge regionale 3 del marzo 2025 sulle “Disposizioni urgenti per lo svolgimento contestuale, nell’anno 2025, delle elezioni regionali e generali comunali”.
Atto che porta con sé alcune modifiche: dai cinque assessori in Giunta massimi previsti fino ad oggi, la nuova disposizione ne prevede fino a sei oltre a Sindaco e Vicesindaco.
A questo si aggiunge il fatto che la squadra di assessori comunali possa essere ulteriormente implementata di un’altra unità, però “senza nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio comunale, come attestato dall’organo di revisione economico-finanziaria”. Ergo, con un assessore in più la Giunta deve avere lo stesso “costo”.
Una presa d’atto, appunto. Che però non è stata “presa”. Per passare in Aula – da regolamento – non sarebbe bastata la maggioranza semplice, ma il voto favorevole di due terzi del Consiglio. Anche qui, a livello numerico non ci sarebbe stati grossi problemi: gli eletti sono 29 totali, 20 quelli di maggioranza, nove quelli di opposizione.
Di mezzo, oltre a tre consiglieri assenti, un paio di sorprese: “Chi ha pensato di elevare a sei gli assessori, si è reso conto che porta la Giunta ad un numero pari? E che nel caso di atto amministrativo votato in numero pari si creerebbe un corto circuito – si chiede Bruno Giordano (Lega) –? Anche l’invarianza della spesa fa molto ridere, ma appartiene alla logica perversa dell’uno vale uno per la quale si continua a giocare al ribasso. Ad ogni modo, è una presa d’atto e voterò a favore”.
“I contenuti sono un atto dovuto – ha aggiunto la sua vicina di banco Sylvie Spirli (Lega) –. Confermo l’astensione alla delibera, come ha già fatto il nostro gruppo anche in Consiglio Valle”.
Stesso voto anche dai banchi de La Renaissance: “Le osservazioni fatte dal collega Giordano sono condivisibili. Ma proprio per questo non riteniamo di poterci adeguare a questa proposta. Il nostro voto sarà di astensione”, ha detto Roberta Carla Balbis.
Ma è dalla maggioranza stessa che arriva un’altra astensione. Dalle fila del Progetto civico progressista: “Voto in difformità con il gruppo”, dice telegraficamente Diego Foti annunciando il suo voto contrario. Che è nel gruppo Pcp in Comune, ma fuori dall’Aula fa parte di Area democratica – Gauche autonomiste, quindi nella coalizione Valle d’Aosta aperta.
Risultato? 26 presenti, 18 favorevoli, un contrario (Foti) e sette astenuti. Il Consiglio non approva e maggioranza in cui si fanno già le prove interne di campagna elettorale.
Il gruppo di Forza Italia si affida ad una nota scritta assieme a La Renaissance: “Un inciampo tutt’altro che inaspettato per il sindaco ormai scaricato Gianni Nuti, a cui stanno presentando inesorabilmente il conto cinque anni di promesse non mantenute, una città divenuta molto meno vivibile rispetto al passato e cinque anni trascorsi a farsi beffe con arroganza e supponenza delle iniziative dei gruppi di opposizione”.
“Il voto odierno, in ogni caso, certifica quello che i gruppi di opposizione sostengono ormai da tempo, ovvero che questa maggioranza comunale, a causa delle sue profonde divisioni interne e della sua incapacità cronica di affrontare i problemi della città e dei suoi cittadini, non ha più i numeri nemmeno per approvare gli atti che lei stessa propone. Serve un radicale cambiamento rispetto a questa amministrazione fallimentare. Serve un cambiamento che possa finalmente riportare al centro i bisogni e le preoccupazioni degli aostani anziché le becere ideologie di una determinata parte politica”.
Sulla questione interviene anche Valle d’Aosta aperta, che spiega la decisione di Foti – formalmente in maggioranza, ma ormai da tempo “separato in casa” – di votare contro la delibera: “Il consigliere Diego Foti ha votato contro in coerenza a quanto espresso nella discussione in Consiglio regionale dalla consigliera Guichardaz. È inaccettabile che, in una situazione come quella attuale, vengano aumentati i costi della politica a fronte di cittadini sempre più in difficoltà e che peraltro questa modifica non sia stata assolutamente discussa all’interno della maggioranza comunale. Il punto politico gravissimo, in ogni caso, è che il Sindaco sia andato sotto per una modifica statutaria con assenze nei banchi di maggioranza. Un’altra brutta pagina della politica valdostana che Valle d’Aosta Aperta non vede l’ora di voltare“.
7 risposte
Complimenti alla Spirli per aver risposto in maniera intelligente ed educata a un cafone…
Che qualche politico venga preso a pesci in faccia non mi disturba.
È un errore da principianti andare ad una votazione senza prima contarsi.
Che l’opposizione gioisca di una simile cosa la dice lunga sul clima…
Nuti, hai sfasciato una città.
SPIRLI SINDACA SUBITO!
Nuti… dimettiti per favore
Prof., “prendila scialla” … In questi anni sono stati trattati come pacchi gli utenti delle microcomunità e RSA e la Sua voce non l’abbiamo sentita. Meno pathos per se stessi, un po’ di più per le condizioni delle persone istituzionalizzate che non hanno voce.
Nuti, pigliato ‘na pastiglia…