“I sindaci non sono in vendita”. A dirlo è il presidente del Consiglio permanente degli enti locali e sindaco di Hône, Alex Micheletto, che, in apertura dell’assemblea di questo pomeriggio, ha voluto fare alcune precisazioni su “quanto è stato scritto, pubblicato, condiviso sugli stati di Whatsapp” dopo il parere positivo della maggioranza dei sindaci al disegno di legge sull’election day, oggi in discussione in Consiglio Valle. E l’assemblea lo applaude.
“È stato ventilato che la norma basata sulle nostre richieste era il prezzo da pagare per l’election day – spiega Micheletto, che su tema è stato ascoltato lunedì scorso in prima commissione consiliare -. Quando era uscita questa questione ho risposto che sono perfettamente consapevole del valore amministrativo, politico e personale dei sindaci e che se la questione dell’election day era stata messa per evitare che qualcuno di noi si candidasse alle regionali avremmo chiesto un prezzo ben più alto per toglierci dalla partita elettorale”. Secondo applauso.
Riguardo all’eliminazione del limite dei mandati, previsto nella proposta di legge, “Quello che ritengo doveroso rimandare al mittente – sottolinea il presidente del Cpel – è che si possa arrivare a sostenere che anche nella nostra piccola Valle d’Aosta i rischi legati a una permanenza prolungata in carica dei sindaci sarebbero la riduzione dei diritti dei cittadini, l’abuso di potere, i condizionamenti sul voto e la creazione di sistemi clientelari. Se questa è la fiducia che viene riposta nella figura dei sindaci valdostani credo che si possa evitare ogni tipo discussione”.
Sulle indennità, “la legge è estremamente chiara – aggiunge -. Non sono state cambiate ma è cambiato il sistema per determinarle”, mentre la dotazione finanziaria della norma – pari a 500.000 euro – “è la somma che la Regione va a destinare alla tornata elettorale, non serve per coprire nulla in favore dei Comuni né dei sindaci. Non è quello che ci siamo messi in tasca con questa legge”.
Una risposta
La Premier dice che non è ricattabile, noi abbiamo i Sindaci che dicono di non essere in vendita (certo, solo i servizi ai fragili lo sono!).
Anziché esporsi a favore di Maggioranza, meglio seguire il dibattito sul disegno di legge 180 (del 26/02/2025), per vedere la triste fine di un personaggio in cerca d’autore e farsi un’idea più complessa. Riguardo poi all’argomento che cambiando le regole del gioco non ci si dovrebbe preoccupare di favorire o indurre certe dinamiche perché ci si deve fidare … degli attuali amministratori che verrebbero riconfermati (o si mette la mano sul fuoco anche su altri?) … mi sembra alquanto ardito affermarlo! In una Regione che non ha conosciuto il voto di scambio🤣