La notizia era attesa, anzi era letteralmente “nell’aria”. Sul nuovo palaghiaccio di Aosta, durante i lavori della seconda Commissione consiliare legata al bilancio previsionale del Comune, lo scorso 5 dicembre, l’assessore ai Lavori pubblici Corrado Cometto diceva: “È stata nominata la Commissione e domani si riunirà per la prima volta. Magari sarà anche l’ultima, essendoci un solo offerente. C’è comunque da esaminare un Progetto di fattibilità tecnico-economica di grande complessità, per un appalto da 20 milioni per la costruzione della nuova struttura e la sua gestione per vent’anni. Stiamo andando avanti”.
Ora, la gara è stata aggiudicata. Sulla carta, quindi, si è deciso chi costruirà e gestirà la struttura che sarà realizzata nel parcheggio di fronte al palazzetto del ghiaccio attuale che verrà demolito per lasciare spazio – a sua volta, in una specie di switch – ad un’area di sosta.
Il dato emerge da una determina dirigenziale del Comune, dove si prende atto dell’esito della gara bandita dalla Centrale unica di committenza che ha visto l’offerta – unica – del Raggruppamento temporaneo di impese formato dalla Techne spa di Villa di Serio, in provincia di Bergamo, la società consortile locale Art on Ice Aosta e Icrrea Bancaimpresa spa di Roma.
“Manca ancora il progetto esecutivo, ma una volta approvato verranno avviati direttamente i lavori di costruzione perché c’è già l’impresa affidataria – dice oggi Cometto –. È una bella soddisfazione per noi, dato che abbiamo come aggiudicataria una Ati composita che comprende il finanziatore, l’impresa, alcuni progettisti e un gestore. Andiamo verso nuovo Palaghiaccio che speriamo sia realizzato in tempi record, come abbiamo auspicato”.
Sui tempi manca ancora la certezza, ma per Cometto le condizioni per non aspettare troppo ci sono tutte: “Abbiamo ancora in mente la nota dei due dirigenti comunali che davano il 2026 come data ultima per il palaghiaccio, in cui avrebbe dovuto essere chiuso perché ormai a fine corsa. Per questo ci siamo rivolti ad un metodo non così convenzionale di affidamento (il leasing in costruendo, il partenariato pubblico privato, ndr.): per riuscire a ridurre i tempi il più possibile. E anche per questo, l’anno scorso abbiamo stanziato, nell’ambito dell’avanzo di amministrazione, 6,6 milioni di euro per la ‘maxi-rata’ che verrà pagata ad opera finita con il nuovo palazzetto funzionante. Ci sono tutti i presupposti per un lavoro veloce”.
Nuova struttura per la quale, il 22 dicembre 2023, era stato convocato un Consiglio comunale monotematico, dove le opposizioni non avevano preso parte al voto criticando duramente il progetto, e la maggioranza aveva perso due pezzi, i consiglieri di Area democratica Diego Foti (che si è chiamato fuori anche per il bilancio previsionale) e Luciano Boccazzi.
L’accusa era quella di “impiccare” le casse del Comune. Cometto dice: “Il debito, per un privato, un’azienda ma anche per un’Amministrazione, a volte, è qualcosa di necessario. È chiaro che bisogna farlo cum grano salis. Questo, però, ci permetterà di avere la continuità operativa del palaghiaccio di Aosta. Una bella risposta al mondo dello sport della città e non solo, perché il 35 per cento degli scritti e tesserati sono di Aosta, ma il 65 per cento arrivano dalla Plaine, del resto della regione e anche da fuori Valle”.
Nella relazione di opposizione, durante i lavori dell’ultimo Consiglio comunale del 2024 dedicato al bilancio, Sylvie Spirli (Lega) aveva attaccato: “Come detto all’epoca e più volte, secondo noi questo è il peggior provvedimento portato avanti da questa giunta, perché si è utilizzato il leasing in costruendo che comporta un esborso totale di ben 14 milioni 878mila euro Iva esclusa, con maxi-rata iniziale di 6 milioni già pagata quest’anno, rate annuali da quasi 800mila euro e, per chiudere in bellezza, un riscatto finale di 1,4 milioni tra vent’anni”.
“Dati che ci portano a conclusioni evidenti – aveva rincarato la consigliera del Carroccio –: abbiamo deciso di indebitare il Comune per quattro legislature che incideranno sulla spesa corrente. Non so se in futuro qualche assessore sarà così contento di avere quasi 800mila euro in meno ogni anno”.
A questo link i dettagli del progetto, emersi nel Consiglio comunale del 22 dicembre 2023: