Passo avanti per la rotonda di Pont-Saint-Martin

Nei giorni scorsi è stata firmata la convenzione tra la Regione Valle d’Aosta e il Comune di Pont-Saint-Martin per la realizzazione di una rotatoria in via Nazionale, all’altezza dell’incrocio con via Caduti del lavoro.
Sapinet e Sucquet
Comuni

Il progetto è atteso per il 2025, mentre i lavori per la nuova rotonda partiranno nel 2026. Nei giorni scorsi è stata firmata la convenzione tra la Regione e il Comune di Pont-Saint-Martin per la realizzazione di una rotatoria in via Nazionale, all’altezza dell’incrocio con via Caduti del lavoro.

“Per questo intervento – precisa l’Assessore Davide Sapinet – è stato deliberato un finanziamento regionale di un milione di euro a favore del Comune di Pont-Saint-Martin, a titolo di contributo per la realizzazione dell’opera. L’intervento prevede la sostituzione dell’attuale impianto semaforico di località Prati Nuovi, posto all’ingresso del territorio comunale, con l’obiettivo di ridurre considerevolmente i tempi di percorrenza del relativo incrocio. Nei fine settimana e nei giorni di maggiore afflusso turistico, infatti, la percorrenza di tale tratto risulta particolarmente difficoltosa”.

Il Comune aveva già stanziato una somma di 165.000 euro per l’affidamento dell’incarico di progettazione della rotatoria e per la predisposizione della perizia di valutazione degli immobili da acquisire preliminarmente rispetto all’avvio dei lavori.

“Come Amministrazione comunale – dichiara il Sindaco Marco Sucquet – siamo molto soddisfatti di essere riusciti a portare avanti questo progetto, per il quale ringraziamo l’Amministrazione regionale per la collaborazione e la disponibilità. Abbiamo sempre creduto in quest’opera, necessaria visto il continuo e considerevole aumento del traffico su un crocevia molto importante, che costituisce la via di accesso principale all’intera regione. L’obiettivo prioritario è quello di migliorare la sicurezza stradale, riducendo inevitabilmente la velocità dei veicoli, l’inquinamento e l’impatto acustico, attraverso la fluidificazione del traffico e la riduzione delle manovre di arresto e ripartenza”.

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