Poco personale nei comuni, Presidente Celva: “Perdiamo opportunità Pnrr”

La preoccupazione della sezione di Controllo della Corte dei Conti, legata alla necessità di assicurare un adeguato presidio di funzioni essenziali per la corretta e sana gestione delle risorse finanziarie. Il presidente del Celva Micheletto: "Su 74 comuni il 30/40% di enti è in seria difficoltà".
Immagine di archivio - Sportello Amicoincomune
Comuni

Se i comuni, a corto di personale, fanno già oggi fatica ad assicurare alcune funzioni essenziali, come potranno assicurare l’attuazione dei progetti del Pnrr? A sollevare la questione è la sezione di controllo della Corte dei Conti nella relazione sugli esiti del controllo relativo ai bilancio di previsione degli ultimi due anni degli enti locali valdostani.

Nello snocciolare i dati sulla progressiva riduzione del personale dipendente a tempo indeterminato dei Comuni valdostani la sezione evidenzia come “il fenomeno, seppure generalizzato per tutte le amministrazioni pubbliche, appare manifestarsi in modo più marcato per i Comuni della Regione rispetto al quadro nazionale di riferimento”.

Il personale impiegato nei comuni valdostani e nelle Unités nel 2018 era di 2.079 unità, diventato 2012 nel 2019 e 1933 nel 2020 (-79).
Nel complesso le risorse disponibili a tempo indeterminato diminuisco dal 2017 al 2020 di 140 unità, di cui 101 nei comuni e 39 nelle Unités. Se nel 2012 i Comuni con meno di 10 addetti erano 27 (pari al 37%), nel 2017 salgono a 33 (pari al 45%), e nel 2020 sono 43 (pari al 59%). Tra questi, i Comuni che non superano i cinque addetti sono 18 (Allein, Bard, Bionaz, Chamois, Emarèse, Issime, Jovençan, La Magdeleine, Ollomont, Pontboset, Pontey, Rhêmes-Saint-Georges, Saint-Denis, Saint-Nicolas, Saint-Oyen, Valgrisenche, Valpelline, Valsavarenche).

“Ciò rappresenta per la Sezione un elemento di preoccupazione,  – si legge nella relazione – anche tenuto conto delle necessità di assicurare un adeguato presidio di funzioni essenziali per la corretta e sana gestione delle risorse finanziarie ordinariamente disponibili e per quelle aggiuntive già attribuite – e attribuibili – a titolo del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale complementare (PNC)”.

La fotografia della sezione della Corte dei Conti si ferma al 2020, ma assicura il presidente del Consorzio degli enti locali valdostani (Celva) Alex Micheletto negli ultimi due anni non si è modificata.

“Su 74 comuni il 30/40% di enti è in seria difficoltà. Gli ultimi concorsi pubblici indetti, soprattutto per le figure tecniche, non hanno coperto il fabbisogno. Siamo nella situazione in cui dobbiamo rinunciare a delle opportunità offerte dal Pnrr perché non solo non abbiamo personale per presentare le domande ai bandi ma soprattutto non abbiamo poi dipendenti per la fase della rendicontazione. Siamo in balia di noi stessi”.

I servizi finanziari e quelli tecnici sono i due settori chiave della pubblica amministrazione dove la carenza di personale si fa più sentire. “Se poi ci aggiungiamo che diversi segretari comunali sono prossimi al pensionamento il problema si acuisce”.
Anche le ultime possibilità offerte dalla normativa, relative alle assunzioni a tempo determinano, non sembrano sortire effetti. “C’è un problema di appetibilità del posto pubblico rispetto alle opportunità offerte dal privato, soprattutto per le figure tecniche.”

La progressiva diminuzione del personale degli enti locali valdostani ha portato anche un decremento dei costi, pari a 12.7 milioni di euro nel periodo 2012 – 2020.

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