Rendiconti in ritardo, nove comuni diffidati dal Presidente della Regione

Fra i comuni inadempienti c'è Pontey, come denuncia la minoranza consiliare. Avise preoccupato per il personale, già carente e in parte utilizzato da Arvier per dar gambe al progetto Pnrr ,e chiede alla Regione una struttura Ad hoc
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Comuni

Sono nove i comuni valdostani che ad oggi non hanno approvato nei termini previsti per legge, ovvero il 30 aprile, il rendiconto 2022. Fra questi cinque non hanno ancora licenziato il documento finanziario in Giunta. Per tutti è arrivata, quindi, la diffida del Presidente della Regione ad adempiere nel più breve tempo possibile, pena la nomina di un Commissario ad Acta, pagato dall’ente. Ipotesi quest’ultima mai applicata in realtà in Valle d’Aosta perché, come spiegano dalla Regione, le difficoltà degli enti locali nell’approvazione dei principali documenti finanziari sono legate ai carichi di lavoro degli uffici, alla carenza di personale ma anche all’adozione di nuovi sistemi gestionali, e non a questione di ordine politico, che porterebbero invece al commissariamento.

Fra i comuni inadempienti c’è Pontey, come denunciato dalla minoranza. Il gruppo”L’importante è Pontey” si dice rammaricato e basito e accusa il sindaco di “scarsa capacità di gestione dell’Ente” e “poca attenzione e rispetto sul ruolo e sulla figura ricoperti dai Consiglieri comunali”. La mancata approvazione del rendiconto – l’atto è stato licenziato in Giunta il 29 maggio e arriverà in Consiglio a fine giugno – comparta inoltre, evidenzia la minoranza, un ritardo nell’utilizzo delle  “ingenti risorse finanziarie derivanti dall’avanzo dell’anno precedente”.

Fra i nove comuni inadempienti non compare Avise che però nei giorni scorsi ha sollevato con il suo sindaco in Consiglio comunale le difficoltà che l’ente sta incontrando nella condivisione del personale, già ridotto ai minimi termini, con Saint-Nicolas, Valgrisenche, ma soprattutto Arvier. Il comune vincitore del bando borghi sta infatti drenando risorse per dar gambe al progetto Pnrr da 20 milioni di euro. Da qui la richiesta alla Regione di assegnare all’ambito fra i comuni personale supplementare e l’immediata costituzione di un ufficio dedicato al progetto di Arvier.

“La giunta ritiene che il progetto non avrebbe dovuto in alcun modo pesare sul personale dell’ambito,  – spiegava in Consiglio il primo cittadino di Avise – ma è stato visibile sin da subito il grado di preoccupazione a livello mentale sui dipendenti, a partire dai responsabili dei servizi che saranno comunque coinvolti nella sua realizzazione, anche con la nomina di Rup esterni. Non si può negare che l’avvio del progetto Pnrr ha avuto un impatto negativo su un ambiente di lavoro già logoro.”

L’unico comune ad avere approvato il rendiconto nei tempi previsti è Arvier, mentre i bilanci di previsione “saranno presumibilmente pronti per la fine del mese di luglio, salvo interferenze legate all’avanzamento del progetto Pnrr”. Per il Comune di Avise questo comporta, spiegava ancora Nadir Junod, lo stop ad alcuni progetti già finanziati dal Bim e dal Gal. “I lavori sull’acquedotto nel versante dell’Adret sono urgenti: vi sono problemi di approvvigionamento idrico e non ci si può permettere alcuna perdita nella rete idrica che è datata e usurata”. Il comune inoltre non è certo di poter assumere l’operaio estivo e ha dovuto rinunciare ad organizzare alcuni eventi. Alcuni finanziamenti verranno lasciati cadere o il comune dovrà rinunciarvi. “L’avanzo di amministrazione passa dai 718.000 del 2020 al 1.285.000 del 2022, ciò significa che si ha una buona disponibilità economica per tutta una serie di interventi, ma non si riesce ad utilizzarla”.

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