“Abbiamo chiarito tutto”: interrogatorio di garanzia per Malcuit e Alliod

Partono le istanze per la scarcerazione dagli arresti domiciliari degli imputati che respingono le accuse e che sono stati ascoltati durante gli interrogatori di garanzia. Nei prossimi giorni, sarà interrogato anche Marco Gallina, della ditta sott'accusa.
Alliod (a dx) con l'avvocato Fiore all'uscita del Tribunale
Cronaca

Abbiamo chiarito la nostra posizione, abbiamo spiegato i fatti. Siamo soddisfatti”, commenta così, l'avvocato Claudio Soro, difensore del sindaco di Challant-Saint-Victor, Roberto Malcuit, l’interrogatorio di garanzia che si è tenuto questa mattina, martedì 11 novembre. Malcuit è stato sentito contemporaneamente dal gip di Aosta, Maurizio D’Abrusco e dal sostituto procuratore Luca Ceccanti, titolare del fascicolo. Malcuit ha risposto a tutte le domande, chiarendo la sua posizione. Domani, l'avvocato difensore del primo cittadino di Challant-St-Victor, nonché segretario particolare dell’assessore regionale Marco Viérin e vice presidente del Celva, presenterà domanda di scarcerazione per il suo assistito. Infatti, l’uomo è agli arresti domiciliari da giovedì scorso, con l’accusa di turbativa d’asta.

Questa mattina, il gip Maurizio D’Abrusco ha interrogato anche Claudio Alliod, tecnico comunale di Ayas, anche lui ai domiciliari con l’accusa di turbativa d’asta. Un interrogatorio durato circa due ore, in cui Alliod, difeso dall’avvocato Luca Fiore, ha chiarito tutta la sua situazione. “Il mio assistito ha risposto a tutte le domande – spiega l’avvocato Fiore – su tutti e tre gli appalti che gli vengono contestati. Ha spiegato tutto. Noi respingiamo duramente tutte le accuse”. L’avvocato ha già presentato istanza per la scarcerazione. Alliod, questo pomeriggio, è stato sentito anche dal pm Luca Ceccanti.

Nei prossimi giorni, dovrà essere interrogato anche Marco Gallina, responsabile di zona della ditta Proludic, specializzata nella progettazione di aree verdi. Anche lui agli arresti domiciliari con l’accusa di turbativa d’asta.  
Sul registro degli indagati sono finite altre tredici persone, tra cui il sindaco di Ayas Giorgio Munari, il vice sindaco di Challand-Saint-Victor Giuseppe Chouquer, sei imprenditori e cinque funzionari tecnici comunali.
Durante le indagini, coordinate dal pm Luca Ceccanti e durate diversi mesi, i finanzieri hanno eseguito otto perquisizioni in Valle e fuori. Secondo l'accusa, era prassi consolidata favorire la vincita delle gare d'appalto di determinate imprese, in questo caso quella di Marco Gallina, il tutto per finalità clientelari o elettorali.

Nel mirino degli inquirenti sono finiti nove appalti, 5 a Challand-Saint-Victor, 3 ad Ayas e 1 a Pollein per alcuni lavori alla Gran Place. Il tutto per oltre un milione di euro. Si tratta di appalti, risalenti agli ultimi due anni e mezzo, e tutti per aree verdi, parchi giochi e prestazioni di servizi, come manutenzione e risistemazione di aree.
Dalle indagini sono usciti documenti che riportavano la data antecedente al bando di gara. Sullo stesso bando, inoltre, vi erano gli stessi giochi del catalogo della ditta Proludic, per cui era molto difficile che un'altra società avesse potuto fornire quei materiali.

 

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