Si chiama Achraf Laabid El Bagari, 20 anni, residente ad Aosta, e ieri pomeriggio è stato condotto in carcere a Brissogne, su decisione del giudice per le indagini preliminari Davide Paladino, che ne ha disposto la custodia cautelare.
I reati contestati sono di minaccia grave e tentato omicidio, a seguito dell’aggressione avvenuta nella prima mattina dello scorso 4 dicembre di fronte alla discoteca Prince di Quart, che ha visto il ferimento grave al collo di due giovani fratelli, ora fuori pericoli e dimessi dall’ospedale Parini.
L’indagine che ha portato a El Bagari è stata condotta dai Carabinieri di Nus, coordinati dal pubblico ministero Eugenia Menichetti: “Le vittime hanno riconosciuto l’aggressore e l’hanno denunciato – spiega il tenente dell’Arma Carmelo Stefano Mossucca – e l’operazione è stata condotta nei tempi tipici di quando non c’è flagranza di reato”.
L’accusato si sarebbe infatti allontanato prima dell’arrivo delle Forze dell’ordine dalla scena dell’aggressione, avvenuta con un’arma da taglio non identificata, e si è reso irreperibile per alcuni giorni. “Tra l’arrestato e le vittime c’erano già stati episodi di antipatia, risalenti al carnevale del 2010”, racconta Mossucca. Dopo un primo litigio tra l’aggressore e i due fratelli la situazione sembra essere tornata calma: “Solo successivamente l’indagato, con un gesto improvviso, si è avvicinato ai due, ferendoli al collo”, continua il tenente.
Il carabiniere ha fatto sapere che El Bagari aveva già avuto qualche precedente, che l’avevo portato a ricevere il divieto di partecipazione alle manifestazioni sportive. Lo scorso 6 dicembre la Questura di Aosta aveva disposto la chiusura del Prince per 15 giorni.