Accordo Heineken – Regione: per la Corte dei Conti “possibili condotte penalmente rilevanti”

Nella relazione di controllo sulla legittimità dell’acquisto dello stabilimento Heineken di Pollein la Corte dei conti fa esplicito riferimento al reato di “abuso di ufficio”.
Cronaca

Una lunga relazione sul controllo di legittimità dell’acquisto nel 2012 dello stabilimento Heineken di Pollein e sui rapporti finanziari articolati intercorsi tra le società Finaosta, Sima Spa, Struttura Valle d'Aosta srl e Heineken Italia spa. L’ha pubblicata, con data 21 giugno 2018, la Corte dei Conti, sezione di Controllo per la Regione Valle d’Aosta.

Nel documento vengono, quindi, evidenziate, quindi, alcune importanti criticità. "La gestione degli asset immobiliari regionali, per il tramite della finanziaria regionale e la società oggetto della presente indagine – si legge – ha posto in rilievo numerosi profili critici ed ha condotto all'emersione di fattispecie rilevanti non soltanto per il loro impatto sulla finanza regionale ma anche per la potenziale integrazione di condotte penalmente rilevanti". In ambito penale, la Sezione di controllo fa "specifico riferimento" al reato di "abuso di ufficio"

Profili che per la Corte dei Conti "impongono, per il futuro l'adozione di modelli di gestione aderenti al dettato normativo (di provenienza nazionale e comunitaria) ed ispirati ai principi della concorrenza e dell'imparzialità, principio che ogni amministrazione è chiamata ad osservare nella gestione delle risorse provenienti dalla pubblica contribuzione". 

Al centro della relazione vi sono diversi accordi e siìtuazioni: l’accordo del 2006 tra Finaosta spa, Sima spa (al 51% di Heineken Italia e al 49% di Finaosta), Heineken Italia e Struttura Valle d’Aosta; il contratto di affitto di ramo d’azienda stipulato tra Sima spa e Heineken Italia spa; il contratto di veicolazione dell’immagine ed il collegamento negoziale; la possibile emersione di «aiuto di stato»; gli aumenti di capitale ed i divieti di legge; la vendita con patto di riaffitto del complesso immobiliare di Pollein.

 

La ricostruzione dei fatti

Il 18 dicembre 2012, con il via libera del Consiglio regionale, Vallée d’Aoste structure acquista per 20 milioni di euro il complesso industriale (compresi i terreni) dalla Sima, partecipata al 49 per cento da Finaosta, finanziaria regionale, e al 51 per cento da Heineken. Contestualmente sottoscrive un contratto di locazione del solo stabilimento con Sima, in modo che Heineken possa continuare a produrre. Per portare a termine l’operazione, Finaosta aveva allora ricapitalizzato Vallée d’Aoste structure con 12,6 milioni, ripianando perdite per altri 4,1 milioni. 

Rinnovato nel 2012 fino al 2016, l’accordo è stato poi prorogato – nel 2015 – fino al 2026: è previsto un canone annuo di affitto di 600 mila euro, a fronte di 450 mila euro che Sima versa ogni 12 mesi ad Heineken per la manutenzione dei macchinari. Prevede, tra l’altro, la promozione dell’immagine della Valle d’Aosta attraverso loghi apposti su alcune linee di birra: su questo fronte l’investimento pubblico è di 76 milioni di euro per il periodo 2017-2026. 

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