Due anni di reclusione sono la pena inflitta dal Gup Giuseppe Colazingari al capitano della Guardia di finanza Oronzo Russo, oggi in servizio a Ravenna. Le accuse a suo carico erano di truffa all'amministrazione militare, peculato d'uso e falso ideologico.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'ufficiale, all'epoca dei fatti di stanza ad Aosta, si era recato, in orario di lavoro e utilizzando l'auto di servizio, in una decina di occasioni tra il 2013 e il 2014, a sostenere esami universitari a Torino.
Imputati assieme al Capitano anche tre militari in servizio nel capoluogo regionale, cui l'accusa contestava di aver accompagnato il superiore nelle trasferte. Sono stati tutti condannati dal Gup, a pene tra i sei mesi e l'anno di reclusione.
Gli accertamenti iniziali erano stati delegati dalla Procura militare al Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza. L'accusa, a processo, era rappresentata dal pubblico ministero Luca Ceccanti.