Non ce l’ha fatta l’alpinista francese caduto ieri, giovedì 29 giugno, in un crepaccio sul ghiacciaio del Miage, a quota 2200 metri circa. L’uomo, Guy Brunel, 63 anni di Saint-Nazaire-d’Aude (in Occitania), che procedeva slegato lungo l’itinerario di rientro dalla salita al rifugio Gonella, forse per una distrazione dovuta alla fatica, non ha visto il crepaccio ed è precipitato.
Recuperato dal Soccorso Alpino Valdostano intervenuto in elicottero, lo scalatore è stato trasferito al Pronto soccorso dell’Ospedale Parini di Aosta, dove è morto, nonostante i tentativi di rianimarlo. Il crepaccio presentava, oltre al rischio di caduta di detriti, acqua sul fondo e ciò ha causato una repentina ipotermia. Da qui il successivo decesso.
Brunel era in Valle d’Aosta per fare dell’alpinismo. Ieri era con una compagna di escursione. I due, ben equipaggiati da quanto hanno ricostruito i finanzieri del Sagf di Entrèves (impegnati negli accertamenti), avevano proceduto legati, ma in quel tratto non lo erano, perché non più necessario. E’ stata lei, assieme ad altri alpinisti sul posto, a dare l’allarme. L’estrazione è stata resa complessa dal fatto che l’alpinista era incastrato nei ghiacci con lo zaino.
Una risposta
cosa puo’ mai andar storto quando si procede slegati su un ghiacciaio…