Un giovane alpinista non vedente era con la sua guida alpina e suo padre quando è precipitato per dieci metri in un crepaccio. L'incidente è successo sabato 29 agosto, sul ghiacciaio del Mont Gelé, a circa 3.000 metri di quota.
Matteo Aglietta, di 32 anni di Biella, è ora ricoverato all'ospedale regionale Umberto Parini per la frattura del braccio e varie contusioni. Anche la sua guida se l'è cavata con poco. Illeso il padre. L'incidente è avvenuto nel pomeriggio, mentre i tre stavano scendendo. La guida alpina procedeva accanto al giovane non vedente, quando sono precipitati per una decina di metri a causa della rottura dello strato di neve che copriva il crepaccio.
A dare l'allarme, ma solo alcune ore dopo, è stato il padre di Aglietta che ha assistito all'incidente. In quella zona il cellulare non prendeva, per cui l'uomo è dovuto scendere a valle per chiamare i soccorsi, e il figlio e la guida alpina sono così rimasti nel crepaccio per diverse ore. Le operazioni di soccorso da parte delle guide, iniziate poco prima delle 19, sono state complesse soprattutto per la difficoltà di individuare il luogo della caduta. Sul posto hanno operato quattro guide alpine e due elicotteri del soccorso alpino valdostano. L'operazione è stata portata a termine in extremis, poco prima del sopraggiungere del buio.
Il ragazzo è stato immediatamente portato in ospedale, ma non ha riportato traumi gravi. Matteo Aglietta è appassionato di montagna, di alpinismo, di corsa, tanto che gli piacerebbe partecipare a una mezza maratona.
