Era finito agli arresti domiciliari mercoledì scorso, perché ritenuto responsabile di una rapina in un negozio di telefonia di Châtillon. Nella notte tra venerdì e sabato, però, il 24enne di origini colombiane già fermato dai Carabinieri, Johan Smith Segafredo, è stato trovato fuori dalla sua abitazione. E’ quindi scattata la contestazione di evasione ed è stato portato in carcere a Brissogne.
L’allarme per la rapina era scattato nel pomeriggio di mercoledì. L’uomo era entrato in un negozio di elettronica di Châtillon e, con una pistola (poi rivelatasi un giocattolo), aveva minacciato il commesso, costringendolo a consegnargli il denaro in cassa (circa 300 euro in contanti).
Si era quindi allontanato con diversi dispositivi elettronici, inclusi telefoni cellulari e casse bluetooth, per un valore di poco inferiore agli 8mila euro. Il titolare, che era in ufficio ed ha provato a lanciarsi all’inseguimento del malvivente, aveva quindi chiamato le forze dell’ordine e, partendo dalle immagini della videosorveglianza, i Carabinieri avevano attivato le ricerche.
Il 24enne, già noto alle forze dell’ordine, era stato rintracciato nel giro di un’ora. Aveva ancora con sé sia la pistola, sia la refurtiva. Per lui, il primo arresto, con l’applicazione dei domiciliari. Poi, la restituzione della refurtiva ai legittimi proprietari e, nei giorni dopo, l’evasione notturna, che ha fatto aprire per Segafredo le porte del carcere.