Esattamente un mese fa, il 23 novembre, era finito in manette al tunnel del Monte Bianco, per il tentativo di espatriare a bordo di un furgone sul quale, tra i passeggeri, viaggiavano quattro clandestini. Un gesto costatogli, pochi giorni dopo, una condanna ad un anno e quattro mesi, oltre a 40mila euro di multa, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina (pena sospesa). Ahmed Elzeki Abdalla, 48enne egiziano, però, deve amare particolarmente la sfida alla sorte e così, questa notte, ci ha provato di nuovo, per di più alla stessa frontiera.
Sul suo cammino, come la scorsa volta, ha però trovato gli uomini della Polizia stradale di Courmayeur, che lo hanno fermato. Era alla guida di una “Opel Zafira”, con targa italiana, diretta verso la Francia. Trasportava otto stranieri, di cui uno totalmente privo di documenti e quindi irregolare sul territorio italiano. Ai polsi del 48enne nord-africano sono quindi scattate nuovamente le manette, con l’accusa di essere un “passeur”. La posizione del passeggero è al vaglio dell’Ufficio immigrazione della Questura di Aosta, per l’adozione di provvedimenti amministrativi.
Ahmed Elzeki Abdalla, che ha subito anche il sequestro del mezzo di cui era alla guida, è stato invece condotto a fine mattinata al Tribunale di Aosta, per essere sottoposto a processo con rito direttissimo. Il giudice monocratico Marco Tornatore, dopo aver convalidato il fermo, ha accolto la richiesta di termini a difesa, per approfondire il fascicolo, del difensore dell'uomo, l'avvocato Federico Fornoni, rinviando l'udienza al prossimo 23 gennaio. L'imputato resterà, nel frattempo, in carcere. L'accusa era rappresentata dal pubblico ministero Luca Ceccanti.