Associazione a delinquere per la “truffa degli asfalti”, in 10 a processo

Non avendo chiesto riti alternativi, gli imputati sono stati rinviati a giudizio dal Gup Colazingari. Fissata al 5 maggio l’udienza in cui dovranno comparire. I “pacchi”, che fruttarono circa 100mila euro, nell’estate 2016.
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Cronaca

Per la Procura di Aosta, al termine delle indagini condotte dalla Squadra mobile della Questura, quella composta da quattordici persone, che avevano venduto asfalti a diversi valdostani nell’estate 2016 sparendo poco dopo aver incassato il pagamento, era una vera e propria associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Dieci di loro ora andranno a processo con quest’accusa, perché all’udienza preliminare tenutasi ieri, martedì 15 dicembre, non hanno chiesto riti alternativi e sono stati rinviati a giudizio dal Gup Giuseppe Colazingari.

Il copione seguito dalla compagine criminale prevedeva anzitutto lo studio del territorio. Quindi, offrivano ai privati così individuati prezzi ampiamente scontati (quasi il 50% in meno rispetto alle tariffe abituali) per riasfaltare vialetti o piazzali, sostenendo di riuscire a praticare quelle condizioni grazie al fatto che il bitume fosse avanzato da precedenti lavori sul manto stradale. Però, hanno ricostruito gli inquirenti, anziché stendere uno strato di 8-12 centimetri, com’è normale, posavano al massimo 1,5-2 centimetri di materiale, che si consumava in pochi giorni e, a quel punto, la banda era già sparita.

Parte delle truffe sono state messe a segno a Pila, altre a Bionaz e nei dintorni di Aosta. Dieci, in tutto, le parti offese, per un ammontare complessivo dei raggiri dalle parti dei 100mila euro. Dalle investigazioni della Polizia erano emersi quali responsabili delle truffe quattordici stranieri di varie nazionalità, molti dei quali senza fissa dimora in Italia, altri risultanti domiciliati elettivamente presso i loro difensori, ma nessuno di loro era presente in aula. La Procura, rappresentata dal pm Manlio D’Ambrosi, ha insistito, dopo l’esposizione dei fatti, per la richiesta (cui si sono associate le parti lese) di rinvio a giudizio degli imputati, mentre i legali hanno rilanciato chiedendo al giudice la pronuncia di una sentenza di non doversi procedere.

Sospeso il procedimento per quattro persone risultate irreperibili, le altre dieci dovranno però – ha stabilito il Gup – comparire con rito ordinario davanti al Tribunale in composizione collegiale, il prossimo 5 maggio. Si tratta di: Patrick Joseph O’ Leary (36 anni, nato in Irlanda); Kevin Duggan (29, Irlanda); Robin O’ Donoghue (48, Irlanda); John Flynn (25, Regno Unito); Fredrick Flynn (32, Irlanda); Bartosz Sadowsky (31, Polonia); Dorel Boiciuc (37, Romania); Lukasz Adam Wawrzyniak (33, Polonia); Sylvester Ziotkowski (42, Polonia); Ionel Popescui (37, Romania).

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