“Non si respira una bella aria per i diritti fondamentali, quelli sanciti dalla Costituzione”. Lo ha detto, a margine di una conferenza stampa tenutasi al palazzo di Giustizia di Aosta nel pomeriggio di oggi, mercoledì 4 dicembre, l’avvocato Alberto De Sanctis, presidente della Camera penale “Vittorio Chiusano” del Piemonte occidentale e della Valle d’Aosta.
Dopo un primo ciclo nello scorso ottobre, l’Unione italiana delle Camere penali ha promosso altre quattro giornate di astensione dalle udienze degli avvocati, iniziate lunedì 2 e che si concluderanno venerdì 6 dicembre). I penalisti protestano contro l’ormai imminente della riforma della prescrizione, destinata ad entrare in vigore con l’arrivo di gennaio 2020.
Alla conferenza stampa, indetta dalla neonata sezione distaccata valdostana della Camera penale, il presidente, l’avvocato Corrado Bellora, ha anzitutto sottolineato che “nessuna risposta è giunta dal Governo” dopo la prima protesta. Il legale aostano ha quindi ribadito come – qualora venisse attuata – la revisione legislativa “determinerà la definitiva paralisi della giustizia penale”. Inoltre, produrrà “conseguenze gravemente ingiuste che andranno a colpire tutti i comuni cittadini comunque coinvolti in un procedimento penale, sia come imputati, sia come vittime dei reati”.
Sostegno allo “sciopero” è stato manifestato anche dal presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati della Valle d’Aosta, Domenico Palmas. L’avvocato Luca Bruno, del direttivo della Camera penale, ha quindi spiegato che “il 53 per cento delle prescrizioni le abbiamo in fase di indagini preliminari e il 22 per cento in primo grado”. Un ragionamento completato dal legale Giovanni Borney, della sezione valdostana della Camera, sottolineando che “il problema non è la prescrizione, ma la durata dei processi”.