Botte al fidanzato della nipote, condannati due albanesi

I fatti risalgono alla primavera del 2010, quando i due uomini avrebbero atteso l’aostano nell'androne di casa, buttandolo a terra per colpirlo poi con calci e pugni. La relazione non era gradita ai parenti della ragazza.
Il tribunale di Aosta
Cronaca

Sono stati condannati oggi a quattro mesi di reclusione, Dritan Ndrekaj, di 34 anni e Pavlin Ndrekaj, di 38 anni, entrambi di origini albanesi, accusati di lesioni personali aggravate per aver teso un “agguato” al fidanzato trentenne della nipote appena maggiorenne.

Una relazione che hai due parenti della giovane non piaceva affatto. Tanto che secondo la testimonianza dell’uomo, nella notte tra il 25 e il 26 marzo del 2010, due persone con il volto travisato da un passamontagna, ma dalle fattezze compatibili con quelle degli zii della sua ex compagna, lo avrebbero atteso nell’androne di casa, buttandolo a terra per colpirlo poi con calci e pugni.

La vittima dell’aggressione era comunque riuscita ad annotare numeri della targa dell’auto sulla quale aveva visto fuggire i due uomini: insieme al referto medico depositato, dal quale risultavano escoriazioni guaribili in cinque giorni, l’elemento è risultato fondamentale per le indagini. Per l’accusa, che aveva chiesto per ognuno di loro una condanna a cinque mesi e dieci giorni di carcere, il fatto sarebbe sarebbe avvenuto con la scoperta, da parte dei uomini, che la ragazza aveva soltanto finto di troncare la relazione con l’aostano.

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