Un passaggio in auto, come centinaia ne vengono concordati ogni giorno su “Bla Bla Car”. Per quel trasporto, però, il conducente della vettura, A.C., un ventiseienne italiano residente in Francia, è stato arrestato al traforo del Monte Bianco e nella mattinata di oggi, sabato 11 agosto, al tribunale di Aosta, ha patteggiato 9 mesi di reclusione e 24mila euro di multa (pena sospesa), per aver favorito l'immigrazione illegale.
Il giovane doveva recarsi in Italia, per un periodo di vacanza. Ha segnalato l'imminente spostamento sulla popolare applicazione, ricevendo richieste di condivisione del trasporto da parte di due persone. Le ha accettate e il viaggio, con destinazione il centro-sud della penisola, ha avuto inizio ieri, venerdì 10. A bordo ci sono il ragazzo, al volante, la sua fidanzata francese e i due passeggeri.
Attraversato il tunnel del Monte Bianco, in serata, gli uomini della Polizia di frontiera, diretta dal vicequestore Alessandro Zanzi, fermano la vettura sul piazzale italiano. Dai controlli, la donna ivoriana e l'uomo marocchino trasportati risultano sprovvisti di documenti e quindi presenti irregolarmente nel Paese. Per il giovane, che spiega incredulo la tesi di un passaggio organizzato telematicamente, scatta comunque l'arresto. Per i due stranieri viene attivata la procedura di riammissione in Francia, luogo di provenienza.
Oggi, il 26enne è stato condotto dinanzi al giudice monocratico Davide Paladino, per essere processato con rito direttissimo. L'accusa era rappresentata dal pubblico ministero Carlo Introvigne. Il giovane, difeso dall'avvocato Fulvio Zhara Buda, ha patteggiato (l'elemento doloso del reato contestato risiede nella “coscienza e volontà” di trasportare, su cui la circostanza “informatica” non incide) e gli è stata anche confiscata la vettura. Facilmente, se deciderà di usare ancora “Bla Bla Car”, farà qualche domanda in più agli aspiranti passeggeri.