"Non c’è il rischio che si ripeta il figlicidio, come descritto nella sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Torino". E’ un passaggio dell’integrazione della perizia psichiatrica-criminologica del professor Augusto Balloni su Annamaria Franzoni che verrà discussa oggi nell’udienza per la richiesta di detenzione domiciliare. "Una tale costellazione di eventi – scrive Balloni, come riportato dall’edizione bolognese di Repubblica – oggi non è più riscontrabile".
Nei giorni scorsi, quando la perizia è stata depositata, era emerso che secondo l’elaborato di Balloni la donna condannata a 16 anni per l’omicidio del figlio Samuele possa essere "risocializzata" grazie ad una terapia e ai servizi sociali.
Per la perizia Franzoni, infatti, "correrà rischi di incontrare difficoltà, frustrazioni, contrasti ambientali e altri avvenimenti che potranno incidere sul suo comportamento, che potrebbe caratterizzarsi per condotte devianti". Ma ecco che la psicoterapia interviene per "rimuovere i disturbi esistenti e cambiare i comportamenti" e "neutralizzare i rischi di future condotte devianti e/o antigiuridiche e quindi la pericolosità sociale generica".