L’hanno cercata per 45 giorni ma probabilmente è sempre stata lì, a pochi km da casa sua, Christiane Seganfreddo, l’insegnante di 43 anni scomparsa da casa lo scorso 30 dicembre. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato questa mattina intorno alle 11.30 a 15 minuti di cammino dalla sua abitazione, poco sopra l’Hotel Charaban, in un ruscello largo circa 40 centimetri, in mezzo alle vigne di una tenuta gestita dalI’Institut agricole régional – la cascina Moncenis – nei pressi della frazione Grand Signayes di Aosta. A scoprire il cadavere, con il corpo su un fianco e il volto semi appoggiato sul terreno, è stato un addetto alla cura delle vigne. Non ci sono stati dubbi. Si trattava di Christiane. A permetterne il riconoscimento innanzitutto gli abiti, gli stessi indossati al momento della scoperta: il piumino nero, i jeans di colore nero e un monile al collo a cui la donna era particolarmente affezionata.
Tra le cause del decesso è probabile quella di natura accidentale ma la conferma arriverà solo dall’autopsia disposta dal Pm Pasquale Longarini. La donna potrebbe essere infatti caduta accidentalmente mentre attraversava il terreno per raggiungere uno dei sentieri che attraversa la collina di Aosta e che nelle scorse settimane è stato più volte perlustrato durante le ricerche. Il percorso lungo il ruscello è ricoperto di foglie rese con tutta probabilità viscide dalla pioggia caduta nelle ore in cui la donna era scomparsa da casa, il 30 dicembre. Un percorso che con tutta probabilità conosceva molto bene perché a breve distanza da casa sua e vista la sua passione per l’escursionismo: si tratta del "Chemin des vignobles" un percorso che da Aosta conduce ad Arpuilles.
Docente di arte e immagine in una scuola media di Aosta la donna viveva una situazione di difficoltà psicologica, seguita alla diagnosi, non definitiva, di una patologia agli occhi. Le ricerche oltre che al territorio regionale, perlustrato anche l’aiuto di un cane molecolare, si erano spostate in tutta Italia ma anche all’estero. Il marito, Renato Guillet, più volte aveva lanciato appelli tramite diverse trasmissioni televisive, ai quali si era aggiunto quello di Rino Gattuso, l’ex giocatore del Milan affetto dalla stessa malattia di Christiane.
Domani sera si sarebbe dovuta tenere una veglia in Piazza Chanoux ad Aosta voluta dai familiari che in questi giorni non avevano perso la speranza di ritrovare viva Christiane. Il corpo della donna si trova ora alla camera mortuaria del cimitero di Aosta.