Dopo la convalida degli arresti da parte del Tribunale, il pubblico ministero Carlo Introvigne aveva proposto, ritenendolo commisurato ai fatti contestati, un patteggiamento a tre anni e sei mesi di reclusione a testa. Loro, i due romeni senza fissa dimora fermati la notte scorsa ed accusati di rapina aggravata in concorso ai danni di un 48enne aostano, hanno tuttavia personalmente rifiutato, optando per essere giudicati con rito abbreviato.
Al termine dell’udienza, tenutasi nella prima mattinata di oggi, venerdì 14 luglio, il collegio giudicante (presieduto da Anna Bonfilio, con i magistrati Marco Tornatore e Giuseppe Colazingari quali giudici a latere) ha inflitto una pena di quattro anni di carcere ciascuno a Cristi Balan, 22 anni, e Roman Nicolaie, 57 anni. La sentenza include, inoltre, la custodia cautelare in carcere dei due, in ragione del pericolo di reiterazione del reato. L’avvocato Marco Bich, difensore degli imputati, ha affermato di riservarsi il ricorso in appello una volta lette le motivazioni della condanna.
L’arresto di Balan (pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e la persona) e Nicolaie era avvenuto da parte della Polizia, intervenuta assieme ai Carabinieri attorno alle 2 della notte tra mercoledì 12 e giovedì 13 luglio nella zona del parco della stazione di Aosta. Le pattuglie erano state allertate da un residente della zona ed erano riuscite a rintracciare i due poco dopo la rapina, bloccandoli.
Perquisendoli, gli agenti delle Volanti e i militari del Radiomobile avevano ritrovato gli 800 euro e lo smartphone di cui avevano rapinato l’aostano, costretto a seguirli nel parco mentre rincasava a piedi e poi colpito al volto ed immobilizzato per sottrargli soldi e telefono. La refurtiva è già stata restituita al legittimo proprietario.