Condannati a quattro anni di carcere per detenzione e spaccio

Antonio Pagliuso e Abdelaziz Asmoun erano stati arrestati il 19 aprile scorso al traforo del Monte Bianco perché trovati in possesso di quasi 15 chili di skunk. La droga, nascosta nel Tir, immessa sul mercato avrebbe fruttato circa 900 mila euro.
La marijuana sequestrata al Monte Bianco
Cronaca
Sono stati condannati a 4 anni di carcere per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Ieri mattina, mercoledì 17 settembre, il giudice per le udienze preliminari, Giuseppe Colazingari, ha condannato, con il rito abbrevviato, Antonio Pagliuso 42 anni residente a Vignola, (Modena) e Abdelaziz Asmoun, 38 anni di origine marocchina anche lui residente a Vignola. Il pm Luca Ceccanti aveva chiesto sei anni di reclusione. I due erano stati arrestati il 19 aprile scorso al traforo del Monte Bianco perché trovati in possesso di quasi 15 chili di skunk, ovvero della super marijuana il cui principio attivo è quattro volte superiore a quella che generalmente si trova sul mercato italiano. I due imputati erano stati fermati dai carabinieri, alla guida di un Tir, proveniente dal Belgio, e diretto a Reggio Emilia. La droga era nascosta tra le 24 tonnellate di semilavorati in plastica. A scoprire la droga, Mike, il cane antidroga dell’unità cinofila dell’Arma, che una volta salito sul mezzo aveva sentito l’odore della marijuana. A quel punto erano iniziati i controlli più approfonditi del mezzo. La droga era stata trovata nascosta tra le palline di semilavorati in plastica. Cinque sacchi grigi, ben chiusi, dal peso di circa 3 chili l’uno. La droga era ancora da essiccare e tagliare, e una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato circa 900 mila euro. L’odore dello stupefacente era talmente forte da costringere i miliari a servirsi di mascherine.

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