Condannato il sindaco di Saint-Nicolas per l’incidente in cui morì Alex Consiglio

20 Febbraio 2009

Il sindaco di Saint-Nicolas, Bruno Domaine, è stato condannato, questa mattina, venerdì 20 febbraio, a 4 mesi. Il primo cittadino, difeso dall'avvocato Stefano Marchesini, era accusato di omicidio colposo, per l'incidente  in cui morì Alex Consiglio, 18 anni di Aosta. Il 18 marzo del 2005 il giovane precipitò in un dirupo, nell'area verde di Saint-Nicolas, mentre giocava a pallone con un gruppo di amici.

Il giudice monocratico Paolo De Paola, dopo oltre tre ore di camera di consiglio, ha condannato l'uomo, con la condizionale e l'indulto, oltre al pagamento delle spese processuali e a una provvisionale, immediatamente esecutiva, di 20 mila euro per i genitori di Consiglio, rappresentati dall'avvocato Veronica Menegatti.

Il pm, Luca Ceccanti, aveva chiesto un anno, mentre per la difesa, il primo cittadino doveva essere assolto, in quanto non avrebbe avuto alcuna responsabilità nell'incidente.

“I ragazzi erano maggiorenni sapevano quello che stavano facendo – ha commentato l'avvocato Marchesini durante la sua arringa finale. – Hanno deliberatamente scavalcato la recinzione, si sono avventurati lungo il sentiero, poi Consiglio è salito sul roccione per riprendere con il telefonino il suo amico, che stava recuperando il pallone. Pochi istanti dopo la disgrazia.”

Secondo l'avvocato Veronica Menegatti, che rappresenta i familiari di Alex Consiglio, nella zona mancavano i requisiti minimi di sicurezza e per questa ragione si era verificato l'incidente. “Certo erano maggiorenni – ha replicato nella sua requisitoria l'avvocato Menegatti – ma i ragazzi di 18 anni non hanno ancora maturato il senso del pericolo. Quella zona era pericolosa, doveva essere adeguatamente segnalata e soprattutto il campo doveva essere adeguatamente recintato. L'amministrazione comunale doveva provvedere a mettere in sicurezza la zona”.

La difesa ha già annunciato l'intenzione di ricorrere in appello.

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