Il gip Maurizio D’Abrusco, questa mattina, lunedì 22 settembre, ha convalidato l’arresto per Chokri Ben Rejeb, 25 anni di Aosta, accusato di detenzione di droga e di resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane, di origine tunisina, è in stato di arresto all’ospedale regionale, da venerdì sera, quando è stato ferito da un colpo partito accidentalmente a un ispettore capo di polizia, Francesco Cirri. Questa mattina, il giudice si è recato nel reparto di rianimazione, dov’è ricoverato il ragazzo, per l’interrogatorio di garanzia. Il giovane, difeso dall’avvocato Filippo Vaccino, non ha potuto rispondere alle domande, in quanto è sotto morfina. Per cui, l’interrogatorio è stato rinviato, e sarà fatto nei prossimi giorni, quando le condizioni del ragazzo gli permetteranno di parlare. Chokri Ben Rejeb intende rispondere alle domande del magistrato e chiarire la sua posizione. Il suo avvocato ha detto di avere piena fiducia nell’operato della magistratura, che sta lavorando per cercare di capire la dinamica dell’incidente.
Infatti, Chokri Ben Rejeb è stato ferito, verso le 20,45 di venerdì scorso in via Parigi ad Aosta, durante un’operzione anti droga. Secondo una prima ricostruzione di quanto successo, il giovane immigrato, attualmente disoccupato, quando ha visto i poliziotti che gli indivano di fermarsi e di scendere dall’auto, si è chiuso dentro la sua Fiat Punto, cercando disperatamente di mettere in moto l’auto e di scappare. L’ispettore di polizia, a quel punto, stava armando la sua arma per sparare alle gomme dell’auto, ma la vettura lo ha colpito alla gamba, facendogli perdere l’equilibrio. Il colpo sarebbe così partito ferendo il giovane tunisino alla spalla sinistra. Il proiettile si è poi conficcato nel costato, dalla parte destra. Sabato scorso, Chokri Ben Rejeb è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico per estrarre il proiettile. Il ragazzo non è in fin di vita, ma le sue condizioni sono comunque gravi, tanto da impedirgli di poter sostenre un interrogatorio. Intanto, la procura ha aperto un’inchiesta, e il fascicolo è sulla scrivania del pm Luca Ceccanti. Il magistrato, nei prossimi giorni, chiederà una perizia balistica.