64mila 831 euro. Si tratta dello stanziamento approvato oggi, lunedì 10 ottobre, dalla Giunta regionale presieduta da Erik Lavevaz per il rimborso, sulla base di una legge regionale del 1995, delle spese legali sostenute dall’attuale consigliere Augusto Rollandin nel processo “Corruzione VdA”, conclusosi con la dichiarazione di estinzione per prescrizione del reato a lui contestato.
L’inchiesta, ed il procedimento, avevano ruotato attorno ad un presunto giro di corruzione nell’ambito delle società partecipate regionali, con l’autoporto quale fulcro. In primo grado, al Tribunale di Aosta nel marzo 2019, Rollandin – a giudizio quale Presidente della Regione all’epoca dei fatti (2013-2017) – era stato condannato a 4 anni e 6 mesi di carcere. Alla Corte d’Appello di Torino, nel settembre 2021, i giudici avevano riqualificato la contestazione in corruzione impropria, affermando quindi la prescrizione della stessa.
La Cassazione, lo scorso luglio, aveva infine rigettato il ricorso presentato dalla difesa del politico, così cristallizzando l’esito del processo per l’ex Presidente. La legge 33 del 1995 stabilisce che “i consiglieri e gli assessori regionali nei cui confronti sia stato aperto un procedimento di responsabilità civile o penale, per fatti o atti compiuti nell’espletamento dei compiti connessi con la carica ricoperta, possono chiedere il rimborso delle spese legali e processuali sostenute, debitamente documentate, salvo nel caso di sentenza di condanna definitiva che ne accerti la responsabilità per dolo o colpa grave”.
I contenuti della stessa normativa stabiliscono, inoltre, che il rimborso possa essere deciso dalla Giunta qualora le spese legali non siano state coperte da assicurazione. La Cassazione, nel caso dell’episodio contestato a Rollandin, aveva sottolineato come le valutazioni dei giudici del secondo grado di giudizio apparissero “prive di coerenza”, ma che “le contraddizioni in cui è incorsa la Corte d’Appello non possono, però, essere più risolte per la intervenuta prescrizione che non consente di disporre un annullamento con rinvio della sentenza impugnata”.
Per gli altri due imputati assieme a Rollandin, vale a dire l’imprenditore alimentare Gerardo Cuomo e l’ex consigliere delegato del Forte di Bard Gabriele Accornero, la Cassazione aveva annullato la condanna ad un anno di reclusione (pena sospesa) inflitta ad entrambi in appello, con rinvio a una nuova sezione della Corte torinese, affinché “proceda a nuovo esame sul punto e sui profili critici segnalati, colmando” le “rilevate lacune”.
Una risposta
Meritiamo di estinguerci come i dinosauri.