Era inevitabile che le proposte di riorganizzazione della Corte dei Conti, al vaglio del Parlamento, si affacciassero sull’inaugurazione dell’anno giudiziario contabile, tenutasi ad Aosta oggi, venerdì 21 febbraio. Seppur con l’understatement dovuto a dei magistrati, ne hanno detto i vertici nazionali della Corte, ospiti della cerimonia nell’aula magna della caserma “Cesare Battisti”, tornata in presenza dopo gli anni della pandemia.
Così, il presidente della Corte dei Conti, Guido Carlino, ha espresso “apprezzamento per le motivate affermazioni rese dalle autonomie locali” in ordine alle ipotesi di modifica dell’assetto territoriale dell’istituzione contabile. Per parte sua, il procuratore generale Pio Silvestri (fino al 2020 a capo della sezione giurisdizionale della Valle d’Aosta), pur “nel rispetto assoluto della separazione dei poteri e dell’assoggettamento alla legge”, ha detto che il progetto di riforma “necessita di una riflessione supplementare”.

Per Silvestri, centrale è al riguardo il parere reso, in sede consultiva, dalle sezioni riunite della Corte, che “ribadisce con forza le articolazioni territoriali” della magistratura contabile, quale “garanzia di efficacia del compito che la costituzione ci assegna”. Su tale documento ha puntato anche la presidente della sezione giurisdizionale per la Valle Maria Riolo, sottolineando come lo stesso, “pur condividendo le finalità di fondo delle proposte di legge esaminate”, ritiene che esse “possano essere conseguite in maniera più conforme ai principi e al ruolo demandato dalla Costituzione alla magistratura contabile, e anche in maniera più incisiva”.
La Corte dei Conti in Valle
La cerimonia è poi stata l’occasione per una “fotografia” della Corte nella nostra regione. Sulle criticità della Sezione giurisdizionale si è soffermata la presidente Riolo, ricordando come dal 2021, e fino a tutto lo scorso anno, la Corte ha avuto la disponibilità di un’aula per le udienze dalla Regione e, dall’inizio di quest’anno, dal Tar. Al riguardo, il presidente Carlino ha annunciato che per l’autunno dovrebbe avvenire la consegna della sede unica della Corte (che includerà anche lo spazio per celebrare i processi), in via Ollietti ad Aosta.
Procedimenti in calo
Quanto all’attività, il procuratore regionale Quirino Lorelli ha messo l’accento sul fatto che, nel 2024, i procedimenti sono stati 594, in calo rispetto all’anno prima. “Sono pervenute solo 93 denunce e segnalazioni di possibile danno, – ha detto – in riduzione rispetto alle 154 del 2023”. Da qui l’appello affinché “abbiano ad essere prontamente segnalati alla Procura contabile tutti i fatti di potenziale danno all’erario”. Sempre nel 2024, 181 le archiviazioni disposte, a fronte delle 98 del 2023 e delle 128 del 2022, “quindi un numero doppio rispetto all’anno precedente”, mentre gli inviti a dedurre emessi sono stati 12, nei confronti di 40 persone (che erano state 26 l’anno prima).

Sale l’importo recuperato
Gli importi delle sentenze di condanna emesse dalla sezione territoriale, “sono passati dai soli 5.106,70 euro del 2023 ai 173.736,13 euro dell’anno appena trascorso, un risultato oltremodo lusinghiero”. Quanto all’importo recuperato nel 2024, a seguito di sentenze esecutive di primo e secondo grado (nel giudizio contabile non ne esiste un terzo, ndr.), è pari a 151.954,12 euro, a fronte dei 74.004,44 dell’anno prima, ma meno del 2022, “quando erano stati recuperati 288.611,28 euro”.
Attività economica in espansione
Il procuratore Lorelli si è altresì soffermato sull’andamento dell’attività economica nella regione, che nella prima parte del 2024 “ha continuato a espandersi, seppure in misura più contenuta rispetto a quanto registrato nell’anno precedente”. L’indicatore trimestrale dell’economia regionale, elaborato dalla Banca d’Italia, “mostra per il primo semestre dell’anno un aumento del prodotto dello 0,6 per cento, una variazione superiore a quella media sia nazionale sia della macroarea di riferimento”.
I dati PNRR
Nelle costruzioni, l’attività è rimasta sui livelli elevati del 2023, anche perché “il progressivo esaurirsi del sostegno fornito dal Superbonus è stato controbilanciato dal graduale avanzamento dei progetti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”. Stando ai dati della fondazione OpenPolis per la Valle d’Aosta sono 1,9 i miliardi di euro disponibili e pagamenti per il 13%. 1,3 miliardi sono “risorse cosiddette proprie del PNRR e 577,5 milioni di euro altre risorse, che vanno a finanziare i 984 progetti approvati, dei quali ben 522 pari ad oltre il 50%, nel solo settore della digitalizzazione”.

L’Amministrazione regionale, ha osservato il Procuratore contabile, risulta partecipare a 94 progetti, i cui due più importanti per valore riguardano la fornitura di treni elettrici sulle linee regionali. Citata poi anche l’iniziativa (da 606,95 milioni di euro, dei quali 290,72 a valere su risorse PNRR) per gli investimenti nella realizzazione di nuove infrastrutture di telecomunicazioni (i relativi pagamenti, ad oggi, sono al 14.37%). Il Comune di Aosta, infine, “partecipa a 14 progetti, il più importante dei quali – ha detto Lorelli – riguarda la riqualificazione del quartiere Cogne per 21,96 milioni, ma i pagamenti relativi si attestano solo al 6.39%”.
La sezione di Controllo
Per parte sua, nel ripercorrere gli esiti delle verifiche svolte, la Presidente della Sezione di Controllo, Cristiana Rondoni, ha ricordato i “dubbi sul completamento del progetto ‘Arvier Agile’ nel termine prescritto del 30 giugno 2026”, nonché la raccomandazione alla Regione di una particolare “cura nella trasparenza dei dati pubblicati ed illustrati per tutti gli aspetti concernenti la gestione speciale di Finaosta Spa” e, infine, il monitoraggio, nell’ambito del Servizio sanitario regionale, dei Livelli essenziali di assistenza, in cui la Valle d’Aosta ha registrato valori sotto la soglia di sufficienza nel 2021 e 2022.