Quando sono arrivati sul posto, hanno visto il corpo del giovane albanese, R.S., di 30 anni residente ad Aqui Termi. Il ragazzo era a pochi metri dalla piazzetta dove doveva essere recuperato dall'elicottero, a pochi metri dal rifugio Torino. Gli altri tre corpi, invece, erano finiti in un canalone. Per Christian Jeantet, di 36 anni e per Giuliano Coaro, di 53 anni, non c'è stato nulla da fare. I due erano morti.
Ad alcuni metri da loro, il pilota dell'elicottero, Andrea Bellinzona. ''Vedevamo solo le gambe – spiegano i soccorritori – era in una zona impervia. Quando lo abbiamo recuperato abbiamo visto che era vivo. Immediata la corsa in ospedale''. Le condizioni di Bellinzona sono critiche. L'uomo è stato sottoposto a un delicato intervento alla testa. ''Difficile recuperare i corpi – continuano i soccorritori – c'erano correnti discendenti''.
Nessuno ha visto esattamente quello che è successo. In zona c'erano altri operai, della Deval, ma non hanno solo visto il rotore dell'elicottero e i pezzi volare via. Lo schianto è avvenuto in una zona coperta dai massi. Ora, sarà l'inchiesta aperta dalla procura a dire cosa sia successo.