Dispersi sul Monte Bianco, si spera nel Gps per rintracciare gli iphone

Dopo i tentativi con esito negativo attraverso i sistemi antivalanga Recco e Arva sul versante italiano, la gendarmeria francese "sta chiedendo a un operatore privato l'apparecchiatura gps specifica da installare sull'elicottero".
Ferdinando Rollando (a sx) insieme al figlio Ernesto
Cronaca

Se le ricerche a piedi sono ostacolate dal pericolo valanghe, entrano ora in gioco gli strumenti satellitari per tentare di rintracciare la guida alpina di Ollomont Ferdinando Rollando e il suo giovane cliente francese, Jassim Mouzani, dispersi da cinque giorni sul Monte Bianco. 

Dopo i tentativi con esito negativo attraverso i sistemi antivalanga Recco e Arva sul versante italiano, la gendarmeria francese "sta chiedendo a un operatore privato l’apparecchiatura gps specifica da installare sull’elicottero", spiega all’ANSA la madre di Jassim, Samia Brahimi, consulente di management parigina.

"Infatti – aggiunge – la normale applicazione per la geolocalizzazione non era installata sullo smartphone di Jassim. Così abbiamo chiesto se ci fossero altri mezzi".

La salita al Monte Bianco era un regalo per il 15enne francese. "Rollando voleva fare veramente un regalo a Jassim e, a detta del figlio Ernesto, gli ha voluto mostrare la via italiana perché è la parte più autentica, romantica e selvaggia del Monte Bianco", ricorda Brahimi. Perché "Rollando ama Jassim come se fosse un figlio", aggiunge il padre del giovane disperso, Hallim Mouzani, imprenditore della capitale francese, a cui era stato chiesto di unirsi all’ascesa, già affrontata proprio con Rollando. A impedirlo "un problema al ginocchio dopo un incidente che ho avuto in moto l’anno scorso". 

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