Quattro mesi di reclusione. E’ la pena comminata oggi, mercoledì 8 giugno, dal giudice Davide Paladino al 40enne che era stato arrestato due volte in tre giorni, alla fine dello scorso maggio, per aver avvicinato la sua ex compagna nonostante il divieto. L’imputato ha scelto di essere giudicato con rito abbreviato, che consente uno “sconto” di un terzo della pena complessiva. La richiesta del pm Giovanni Roteglia al giudice era stata di una condanna ad 8 mesi di carcere.
Nel primo episodio, risalente al 21 maggio, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti la donna aveva reagito all’arrivo dell’uomo, in un bar di Aosta, con un attacco di panico. La Polizia, giunta sul luogo, aveva arrestato il già partner (la legge prevede l’obbligatorietà del fermo), poi liberato e denunciato a piede libero.
A seguito del secondo arresto, di due giorni dopo, la Procura ha contestato al 40enne (che aveva giustificato il gesto con la volontà di lamentarsi con la ex della denuncia ricevuta due giorni prima) anche l’aggravante di aver approfittato delle condizioni di minorata difesa della persona offesa.
A carico dell’imputato, in sede di convalida dell’arresto, il giudice aveva disposto la misura cautelare del divieto di dimora in Aosta (il pubblico ministero aveva chiesto i domiciliari). Ad assistere l’imputato era l’avvocato Valeria Fadda. Il divieto di avvicinare la ex compagna era scattato, per l’uomo, in un precedente processo per maltrattamenti nei confronti della donna.