Lo piangono in tanti Saverio Bois, morto sabato 26 gennaio all’ospedale Beauregard di Aosta dopo una lunga malattia. Oltre alla sua numerosa famiglia, lo ricordano con affetto i volontari dell’Avis della Valle d’Aosta, associazione a cui Saverio ha dedicato una buona parte del suo tempo libero guidando la sezione di Châtillon dal 1988 al 1996 e poi dal 2002 al 2008 e ricoprendo negli anni altri incarichi tra cui quello di membro attivo del direttivo del CSV della Valle d’Aosta. “Con il suo impegno e la sua competenza – scrivono gli avisini – ha dato un grosso contributo all’ AVIS e al volontariato valdostano”.
Commozione e affetto per Saverio arriva anche dal Comune di Pontey, e dal sindaco Rudy Tillier in testa, per aver contribuito alla vita della sua comunità e, in particolare, a valorizzare e far conoscere il sito archeologico delle macine in pietra della Valmeriana in cui accompagnava con passione residenti e turisti. In passato era stato anche Presidente della comunità montana del Monte Cervino. Uomo di cultura, Saverio Bois aveva pubblicato anche due libri per la casa editrice Le Château. Nel 2008 “Due storie, una vita” , un libro autobiografico che racconta del villaggio nativo Sevey, in Valgrisanche, sommerso poi dalla diga artificiale e il conseguente arrivo della famiglia Bois nel Comune di Pontey. Nel 2015 scrive invece “Ruvic, la guida di Annibale” dedicato al geosito della Valmeriana seguendo lo studio del prof. Mario Catalano, studioso di archeoastrologia che lo definisce “Santuario astronomico delle ruote cosmiche”.
Per chi volesse salutare per l’ultima volta Saverio, il funerale si svolgerà martedì 29 gennaio alle 10 nella chiesa parrocchiale di Pontey.
