Erika Ansermin: si ritorna ad indagare e si segue anche la pista del caso Restivo-Claps

I legali torinesi della sorella Elisa, Stefano Castrale e Federico Morbidelli, hanno chiesto e ottenuto dalla procura valdostana la riapertura del caso. In una memoria depositata, chiedevano che venisse verificata la segnalazione sul caso "Claps".
Erika Ansermin
Cronaca

Un mistero lungo sette anni, che continua a ingarbugliarsi sempre di più. E' il giallo della scomparsa di Erika Ansermin, la giovane valdostana di origine coreane scomparsa il 23 aprile del 2003. I legali torinesi della sorella Elisa, Stefano Castrale e Federico Morbidelli, hanno chiesto e ottenuto dalla procura valdostana la riapertura del caso. In una memoria depositata qualche settimana fa, chiedevano che venisse verificata la segnalazione, fatta nel 2006 dai carabinieri di Salerno, in cui trovarono nel computer di Danilo Restivo, indagato nel caso della morta di Elisa Claps, delle foto di Erika.

Il procuratore capo di Aosta, Marilinda Mineccia, ha fatto sapere ''saranno fatti tutti gli accertamenti possibili''.

''Certamente ci fa piacere che la procura valdostana prenda in considerazione le nostre richieste – commenta l'avvocato Stefano Castrale – e soprattutto che faccia tutto quello che deve fare. A fine 2009, noi abbiamo presentato un'istanza al gip di Aosta Maurizio D'Abrusco, in cui ci opponevamo all'archiviazione, e da qui abbiamo avuto la revoca. Prima di quest'ultima memoria ne abbiamo presentate altre due. In questi anni, gli investigatori hanno lavorato tanto per cercare di risolvere il mistero. Ma tutte le indagini non hanno portato da nessuna parte. Noi chiediamo che vengano presi in considerazione anche altri aspetti che riteniamo importanti. Per il momento non posso dire di più, prima dobbiamo parlare con il procuratore capo''.

Di Erika si sono perse le tracce il giorno di Pasqua del 2003. L'ultima a vedere la ragazza la commessa della videoteca Blockbuster, di Saint-Christophe, dove si era recata per restituire delle videocassette. Erika doveva poi andare a Courmayeur, dove l'aspettavano per il pranzo di Pasqua il fidanzato, Christian Valentini (deceduto per un male incurabile) e i suoi familiari. Ma a quel pranzo non c'è mai arrivata. La sua Fiat Panda fu ritrovata ad Avise. Le indagini avevano seguito tutte le strade, ma nulla.

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