Escursionista disperso, una nuova antenna “Recco” per le ricerche
Sono riprese da poco, nella mattinata di oggi, martedì 30 aprile, le ricerche di Massimo Peressini, l’escursionista novarese 44enne che, da domenica scorsa, risulta disperso sul Monte Rosa, nella zona tra la Punta Indren (raggiunta con gli impianti di risalita da Alagna) e la Punta Parrot (a 4.432 metri, ove aveva annunciato di volersi dirigere con le ciaspole). Le operazioni condotte ieri, che hanno visto l’impiego di unità cinofile e l’esplorazione di numerosi dei profondi crepacci di cui la zona è ricca, hanno dato esito negativo.
Oggi, guide e cani del Soccorso Alpino Valdostano sono nuovamente in azione via terra, ma – come ipotizzato ieri – con l’ausilio dell’elicottero verrà utilizzata anche una nuova antenna “Recco”. Si tratta di un’apparecchiatura che permette di captare non solo i riflettori del sistema (portati dagli escursionisti), ma anche eventuali dispositivi elettronici su cui potrebbe “rimbalzare” la frequenza radio emessa dal velivolo. Una sorta di “sonar”, una nuova tecnologia in grado, spiegano i soccorritori, di permettere di verificare un’ampia area come il ghiacciaio.
Alle ricerche, com’è già avvenuto ieri, collaboreranno il Soccorso Alpino di Alagna e le squadre del Sagf. È previsto anche, nell’ambito delle operazioni, l’utilizzo di un drone per controllare dall’alto superfici di ghiacciaio. Le tracce di Peressini si perdono dopo l’arrivo alla Punta Indren. Le condizioni meteo, nella giornata di domenica, erano proibitive (anche ieri i soccorritori hanno fatto i conti con il vento forte) e non è escluso che l’escursionista abbia cambiato il suo itinerario durante la salita. A dare l’allarme, in serata, i parenti, dopo non averlo visto rientrare.