Ha esibito, in occasione dei controlli al traforo del Monte Bianco, un passaporto falso. Per questo, è stato arrestato, ricavando anche una denuncia a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale, e nella giornata di oggi, martedì 27 luglio, processato “per direttissima” al Tribunale di Aosta, con il giudice monocratico che gli ha inflitto un anno e 4 mesi di reclusione (pena sospesa).
Protagonista della vicenda, un 26enne del Mali, K.M.. Gli agenti della Polizia di frontiera lo hanno fermato attorno alle 5.30, in entrata sul territorio nazionale. Ha esibito il passaporto, che dai controlli è risultato alterato. I poliziotti hanno così deciso di approfondire la verifica, procedendo a una perquisizione, che il fermato ha provato ad ostacolare (da qui l’accusa di resistenza).
Ne sono spuntati, celati nelle scarpe, dei documenti italiani, con una diversa data di nascita. Dall’interrogazione alle banche dati è inoltre emersa una richiesta di protezione internazionale effettuata dall’uomo, alla Questura di Verona, terminata con il mancato riconoscimento dello status di rifugiato. Da qui l’arresto e, a seguire, il processo.